Sono tornati a casa gli studenti del Liceo Scientifico “Fermi” di Sulmona rimasti bloccati ieri sul pullman, tra neve e gelo, sull’autostrada austriaca A13, che nel tratto italiano, al valico del Brennero, diventa A22.
Il bus con tre quinte classi, in gita scolastica dell’ultimo anno, ha fatto rientro alle 5,33 a Sulmona – a bordo 51 ragazzi, quattro docenti e l’autista – dopo essere rimasto otto ore in mezzo alla coda di 40 chilometri che si è formata in direzione Italia.
I docenti prima si erano messi in contatto con la polizia austriaca, poi con il ministero degli Interni che ha attivato l’unità di crisi. Nel tardo pomeriggio di ieri i mezzi spartineve hanno liberato la strada.
“E’ stato un evento inaspettato, pensavamo semplicemente di tornare a casa e ci siamo trovati di colpo di fronte questa situazione ambigua – racconta Samuele, uno degli studenti in gita – Tutti abbiamo collaborato per gestire in maniera ottimale la situazione, spartendoci i viveri rimasti. Abbiamo cercato di far passare il tempo giocando a carte, cantando e facendo gruppo. Sono state otto ore lunghe, ma siamo stati solidali.
Siamo tutti stanchi, ma fieri di come abbiamo reagito e lo è anche la scuola. Siamo contenti di essere stati un buon esempio per quello che è il modo in cui comportarsi in situazioni di pericolo, situazioni in cui è necessario mantenere la calma”.
Sulla stessa lunghezza d’onda il compagno Pietro: “Quando ci siamo fermati in coda, inizialmente pensavamo a qualcosa di temporaneo. Abbiamo cercato di riderci su, per evitare situazioni che potessero far peggiorare l’umore generale. Ci sono stati casi in cui alcuni hanno avuto principi di panico, gestiti tuttavia in maniera rapida”.
“I ragazzi sono stati bravi e hanno affrontato questa prova senza capricci e senza perdere la pazienza” commenta Francesca Abbriano, una delle docenti. A tirare un sospiro di sollievo è la preside, Luigina D’Amico. “Gi studenti hanno affrontato una sfida importante, dimostrando che in questi anni abbiamo costruito insieme un bene inestimabile che va oltre le nozioni e i voti: una rete solidale di valori e relazioni, una comunità”.