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Uomo trovato morto a L’Aquila: fermate due persone

Sono accusati di rapina e omicidio preterintezionale

L’Aquila. Solo un’ora per dare un nome ai loro volti e solo altre 12 per assicurarli alla giustizia.

 

Omicidio preterintenzionale con annessa rapina pluriaggravata risolto in tempo record dalla Polizia di Stato di L’Aquila grazie alle indagini ed alla profonda conoscenza del territorio degli uomini della Squadra Mobile diretta dal vice-questore Roberta Cicchetti che, ha dato subito un nome ai due presunti autori consentendogli insieme alle Volanti della questura di L’Aquila dirette da Commissario Giovanni Salvatori di rintracciarli questa mattina. I due responsabili del gravissimo evento criminoso, sottoposti a fermo di iniziativa di polizia giudiziaria dalla Mobile di L’Aquila, hanno entrambi pregiudizi di polizia per reati contro il patrimonio inerenti gli stupefacenti. Ieri sera, intorno, alle 17, in Piazza Bariscianello hanno incontrato la vittima, un uomo originario del Piemonte.

I tre imboccavano insieme via Fortebraccio e dopo qualche metro ne nasceva una discussione poi sfociata nell’aggressione fatale. Mentre uno degli autori raccoglieva un sasso poi non utilizzato l’altro improvvisamente colpiva la vittima prima con un violento calcio al fianco sinistro e poi con un violentissimo pugno al volto che ne provocava la caduta lasciandolo immediatamente esanime. Solo qualche secondo per avvicinarsi alle rispettive tasche e trafugargli il contenuto.

 

Alla luce dell’operazione attraverso la quale le forze di polizia hanno arrestato i presunti autori dell’aggressione avvenuta ieri in Via Fortebraccio, a seguito della quale è deceduto un uomo, il prefetto Giancarlo Di Vincenzo ha espresso la propria soddisfazione per l’efficace opera compiuta all’Aquila dalle forze guidate dal questore Enrico De Simone.
“Desidero ringraziare il questore De Simone – ha detto – insieme a tutti gli appartenenti alla Polizia di Stato che hanno partecipato alle operazioni, coordinate dalla Procura della Repubblica dell’Aquila alla quale va esteso il mio ringraziamento, per l’estrema tempestività, l’elevata professionalità e la qualificata competenza ancora una volta dimostrate a tutela della sicurezza di questo territorio”.
“Il mio apprezzamento – ha detto ancora – va esteso al comandante provinciale dei Carabinieri, colonnello Nicola Mirante, al comandante provinciale della Guardia di Finanza, colonnello Cosimo Lamanuzzi per l’impegno e la dedizione quotidiani”.

 

Gli arresti immediati dei presunti responsabili dell’episodio che, ieri sera, ha portato alla morte di un uomo nel centro storico della città, sono la risposta migliore che le forze dell’ordine potessero dare alle istanze di sicurezza della comunità locale”, lo ha detto il sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi, in relazione all’aggressione fatale subita dal 59enne Teodoro Ullasci.
“Per questo – ha aggiunto il primo cittadino che in queste ore è stato in contatto con la Questura per seguire l’evolvere dell’episodio – rivolgo il mio plauso al questore dell’Aquila, Enrico De Simone, e alle donne agli uomini della Polizia di Stato operanti nel capoluogo che, come al solito, con brillante capacità investigativa, hanno ribadito, una volta di più, che all’Aquila non c’è spazio per chi non rispetta la legge e la pacifica convivenza”.
“L’operazione – ha detto ancora – fa il paio con quelle condotte in queste stesse ore dai Carabinieri del comando provinciale, per contrastare il fenomeno dello spaccio degli stupefacenti.

È grazie a questa straordinaria capacità di risposta all’illegalità, che L’Aquila continua a mantenere un posto di primo piano nelle classifiche sulle città più sicure d’Italia”.
“Da parte dell’amministrazione – ha concluso Biondi – oltre al consueto spirito collaborativo nei confronti di coloro che ogni giorno si adoperano per tutelare i cittadini, prosegue il lavoro per dotare la città di un moderno e adeguato impianto di videosorveglianza che porterà a circa 1.000 il numero delle telecamere presenti sul territorio che spesso si rivelano elementi essenziali ai fini della positiva conclusione delle indagini”.

 

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