“Se per adesso all’Aquila non è possibile fare un nuovo ospedale, è quantomeno necessario avere un nuovo blocco dell’emergenza-urgenza con un nuovo Pronto Soccorso, una nuova rianimazione e una nuova stroke unit”.
Ad affermarlo i Consiglieri regionali del Partito Democratico, Pierpaolo Pietrucci e Sandro Mariani (Presidente della commissione vigilanza), e i consiglieri comunali Simona Giannangeli (L’Aquila Coraggiosa) e Paolo Romano (L’Aquila Nuova), che questa mattina hanno compiuto una nuova ispezione all’ospedale San Salvatore dell’Aquila, questa volta negli spazi dedicati alla prima emergenza.
“Oggi una parte del Pronto soccorso è ancora in un container, per cui d’estate vengono utilizzati dei teli ombreggianti per il caldo che fa e dove a volte piove dentro, questa è la condizione dell’ospedale dell’Ospedale del capoluogo d’Abruzzo”, afferma senza mezzi termini il Consigliere regionale Pierpaolo Pietrucci. “A seguito delle rassicurazioni che ho avuto nella Commissione regionale – continua Pietrucci – non sono poi seguiti i fatti. Il management della Asl deve progettare la nuova ala per le emergenze-urgenze così che Marsilio possa finanziarla. Se si continua di questo passo avremo tutti gli ospedali d’Abruzzo ricostruiti nuovi, con il San Salvatore che diventerà il più vecchio nosocomio d’Abruzzo, con un’offerta alberghiera che vede ancora camerate con sei posti letto e un solo bagno, mentre oggi sono previsti ben altri standard”.
“Come presidente della commissione di vigilanza – afferma Sandro Mariani – intendo supportare i colleghi consiglieri in tutte le attività ispettive, in particolare che riguardano la sanità. Credo che questo sia un lavoro necessario per toccare con mano gli effetti concreti delle scellerate politiche della giunta Marsilio che tutti gli abruzzesi subiscono ogni giorno fruendo dei nostri ospedali e dei servizi sanitari”.
“Siamo qui per verificare le continue denunce che ci arrivano dalla cittadinanza che quando arriva in Pronto Soccorso trova condizioni inadeguate ed è costretta a fare ore di fila, ma anche per verificare e raccogliere testimonianze, ascoltare le criticità e contribuire alla risoluzione di uno dei problemi più importanti di questo territorio”, afferma la Consigliera Comunale Simona Giannnangeli. “Ovviamente – continua – non è una responsabilità del personale che fa un grande sforzo tutti i giorni, ma che purtroppo è costretto ad operare in un contesto di scarsità di personale e di inadeguatezze strutturali. E’ assolutamente necessario allora riprogettare l’intero blocco d’emergenza che è un’unità nodale dell’ospedale, perché è il punto da cui poi si irradiano le necessità degli altri reparti”.
“Quella di oggi è un’azione che non deve rimanere sporadica, ma che al contrario deve essere protratta nel tempo: solo così i cittadini potranno smettere di sentirsi soli – afferma il Consigliere comunale Paolo Romano.
“Ho voluto porre una serie di domande al primario del pronto soccorso – continua Romano – che aiuterebbe ad avere un quadro completo e chiaro, come solo i numeri riescono a fare; ho richiesto il numero del personale assegnato al pronto soccorso diviso per figure mediche, infermieristiche e relative agli OSS, il numero delle sale visita, quello dei posti letto di osservazione breve nonché l’indice del turnover e la degenza media del paziente divisi per singolo reparto ospedaliero e la percentuale di ricoveri elettivi sul numero di posti letto. Le risposte che ci verranno fornite a stretto giro restituiranno un quadro specifico che aiuti a dare una risposta alle segnalazioni e all’esasperazione che provengono dalla cittadinanza”.