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Teramo

Lavori allo stabile della questura di Teramo mai partiti, sindacato dal ministero

Oggi il segretario generale del SAP, Stefano Paoloni, è stato in visita alla questura di Teramo ed ha incontrato in un’assemblea sindacale gli agenti.

Dagli argomenti sviscerati durante l’incontro è emerso che nella provincia di Teramo sia urgente un intervento radicale sullo stabile della questura. “Dopo il sisma del 24 agosto 2016 i locali della questura e della polizia stradale sono stati dichiarati non idonei e ad oggi ancora non è stato fatto materialmente alcun intervento. Gli uffici di polizia sono siti strategici ai fini dei soccorsi in situazioni di emergenza e devono avere una tenuta sismica elevata”.

“Sono si state stanziate risorse per gli adeguamenti strutturali necessari, ma ancora oggi il cantiere non è stato avviato. Non si conosce la data di inizio lavori, le tempistiche e soprattutto la tipologia di intervento prevista. È fondamentale che l’attività di sicurezza e i servizi ai cittadini non vengano mai interrotti ma senza una adeguata pianificazione questo non può essere garantito – commenta Paoloni – Oltre a ciò, è di tutta evidenza, anche a chi semplicemente transita davanti alla questura, che gli attuali locali non sono nemmeno idonei ad accogliere adeguatamente i cittadini extracomunitari che necessitano di regolarizzare la loro posizione sul suolo italiano ed i cittadini italiani che devono rinnovare il passaporto. Una città accogliente come Teramo non deve permettere che cittadini provenienti da tutto il mondo per regolarizzare la loro posizione siano costretti ad accamparsi nell’area antistante e lungo la via adiacente la questura, senza alcun riparo o punto di appoggio”.

E ancora: “Pertanto, ci appelliamo al sindaco appena rieletto Gianguido D’Alberto, affinché valuti interventi risolutivi anche individuando nuovi luoghi più idonei all’accoglienza. In merito alla ristrutturazione per i locali della questura e della polizia stradale provvederemo ad interpellare anche il Ministero dell’Interno affinché vengano assunti urgenti provvedimenti per garantire misure idonee al mantenimento dei servizi di pubblica sicurezza e qualora la ristrutturazione dovesse tardare ulteriormente si valuti anche l’opportunità di realizzare nuovi e più funzionali stabili in relazione a principi di efficienza, funzionalità ed economicità”.

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