Spoltore. La giunta comunale di Spoltore ha approvato il piano quinquennale di controllo del
colombo o piccione di città.
A redigere il piano il biologo Fabio De Marinis, responsabile anche del monitoraggio che ha censito più di 2500
piccioni sul territorio comunale. L’attività prevista, secondo gli indirizzi dell’amministrazione comunale, è pensata per dare “il minor disturbo possibile alla fauna selvatica non bersaglio” e “ad evitare agli animali qualsiasi forma di crudeltà”. Non andranno inoltre “sottoposti ad azioni che provochino dolore o stress non necessari”.
Ci sono però obiettivi da raggiungere: tutelare igiene e decoro urbano, evitare i rischi sanitari connessi, tutelare il patrimonio storico artistico dalle deiezioni acide dei piccioni, nonché dal trasporto di materiali vari per la nidificazione.
“La principale preoccupazione è di natura sanitaria”, rimarca il sindaco Chiara Trulli, “Ci sono testimonianze da parte dei cittadini di piccioni che entrano nelle case, posandosi su letti e cuscini. Abbiamo riscontrato diversi casi di nidi direttamente sui balconi delle abitazioni: tutti noi li abbiamo visti poi almeno una volta tra i tavolini del Centro Commerciale Arca o di qualche bar all’aperto”.
Nel piano è previsto l’utilizzo di gabbie-trappola selettive, con esca alimentare: strumenti certificati dai veterinari Asl che hanno effetti sul medio-lungo periodo, ma sono utili a limitare gli abbattimenti con arma da fuoco a casi eccezionali (la legge li consente quando possano minacciare colture agricole o contaminare impianti di stoccaggio per farine). Tra le altre strategie incruente l’installazione di colombaie dove siano periodicamente sostituite le uova con false uova.
“Il documento approvato nasce nel pieno rispetto di prescrizioni e linee guida Ispra, l’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale”, assicura l’assessore Stefano Burrani.
All’interno del territorio comunale di Spoltore sono stati monitorati 6 siti, attraverso l’utilizzo di un falco addestrato, per censire la popolazione di colombi: sono il centro storico del capoluogo e le sue prossimità, il centro commerciale Arca, Santa Teresa, il bivio di Caprara prossimo all’area artigianale, il cimitero di Caprara, Villa
Santa Maria. Il censimento ha registrato complessivamente 2550 piccioni, con le densità più alte registrate al bivio di Caprara (850 animali) e all’Arca (750). Nessuno, invece, al cimitero di Caprara, 350 nel centro storico e a Santa Teresa. Sulla base di questi numeri, si stima che la popolazione di piccioni presente in tutto il territorio di Spoltore non sia inferiore a 3000 capi. La densità attuale è di 381 piccioni per chilometro quadrato, l’obiettivo è far scendere questo dato a 50.
“Non esiste una soluzione a questo problema valida per ogni territorio”, conclude il sindaco Trulli. “Valuteremo l’efficacia degli interventi: la nostra città, suddivisa in diversi borghi e circondata da vaste aree verdi e rurali, rende difficile limitare il fenomeno o anche soltanto avere una valutazione precisa delle sue dimensioni”.