Pescara. Un’occupazione, anzi, una “acampada”, con le tende da campeggio nel parco dell’ex Caserma di Cocco: è quella messa in atto a Pescara, come avviene in tante altre città italiane, dall’Assembla per la Palestina di Pescara contro la guerra in corso nella striscia di Gaza.
Da sabato scorso i componenti dell’Assemblea per la Palestina di Pescara sono accampati con le loro tende per un’azione di protesta, sostenuta dall’Unione sindacale di base, mirata a chiedere lo “Stop al genocidio del popolo palestinese, agli accordi con istituzioni ed università israeliane, alla repressione del dissenso e per la liberazione dei palestinesi arrestati, alla cultura della militarizzazione a ogni livello formativo nel rispetto dei valori costituzionali”.
“Anche a Pescara e in Abruzzo”, spiega una nota dell’Usb, “sosteniamo e solidarizziamo con chi ha a cuore i destini di un popolo che, da ormai quasi ottanta anni, è oppresso e derubato dalla illegale colonizzazione israeliana, con l’attiva partecipazione di USA, Europa e del cosiddetto occidente collettivo. Concordiamo sulla necessità di costruire una mobilitazione continua e crescente del mondo del lavoro organizzato a sostegno delle agitazioni studentesche, già vittime di tentativi di repressione. Non possiamo e non dobbiamo lasciare soli i giovani in questa campagna.
