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Pescara

Accorpamento scolastico: protesta a Caramanico

Sayonara Tortoreto

Caramanico Terme. Manifestazione di protesta, questa mattina, davanti alla scuola di Caramanico Terme – che serve anche i Comuni di Salle e Sant’Eufemia – dinanzi alla scuola in segno di protesta contro l’accorpamento delle classi prima e terza media prospettato dalle istituzioni.

A causa del progressivo calo demografico che colpisce in particolar modo le aree interne, e della conseguente difficoltà di rispettare il numero minimo di alunni previsto per la formazione di nuove classi, gli Uffici Scolastici Regionale e Provinciale hanno infatti disposto per il prossimo anno scolastico la costituzione di una pluriclasse che riunisca in sostanza sia la decina di alunni di terza che i sette iscritti al primo anno di scuola media. Provvedimento analogo è stato impiegato anche per il comprensivo di Castelvecchio Subequo nell’aquilano.

“La decisione, adottata essenzialmente secondo una logica essenzialmente economica, rischia di essere fortemente penalizzante per il comprensorio della Maiella, che è stato già oltremodo compromesso dalla chiusura delle terme, con gravi ripercussioni sulla popolazione residente”, ha afferma il vicepresidente del Consiglio Regionale, Antonio Blasioli, presente alla protesta, “Nei comuni montani infatti le istituzioni scolastiche costituiscono un servizio imprescindibile e un segno tangibile del ricambio generazionale in seno alla comunità. Garantire la qualità del diritto allo studio dei minori è dunque essenziale per porre un freno allo spopolamento, contrastare il declino sociale ed economico e scongiurare fenomeni di dispersione scolastica”.

“A questo proposito, negli ultimi anni si sono susseguiti diversi interventi normativi che consentono, per quanto concerne i comuni montani, deroghe ai normali standard di organico previsti a livello nazionale. E Caramanico Terme e Castelvecchio Subequo rientrano a pieno titolo in questa legislazione”, aggiunge il consigliere Pd che ha presentato una risoluzione alla V Commissione del Consiglio Regionale, invitando il Presidente della Giunta e l’Assessore competente a “riconsiderare la decisione, applicare le deroghe previste dalla legge in entrambi i plessi attenzionati, Caramanico Terme e Castelvecchio Subequo, e verificare altresì, assieme all’Usr, se in altre aree interne della Regione sussistano situazioni analoghe, adottando eventualmente le stesse contromisure”.

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