
Pescara. I recenti episodi di aggressioni nei confronti degli operatori sanitari che lavorano nel pronto soccorso di Pescara fanno sollevare la polemica sul personale di sorveglianza.
“Il Direttore generale della Asl, come si evince dal verbale della Commissione V del 24 settembre 2024, aveva annunciato la riduzione delle ore prestate dalla società preposta al portierato allo scopo di aumentare invece le risorse umane della società di vigilanza armata. Eppure, a distanza di mesi, continuano ad essere impiegati due soli vigilanti armati, uno presso il pronto soccorso e uno per l’intero ospedale a visionare le telecamere di sicurezza nella sala regia”: ad affermarlo è il vice presidente del consiglio regionale, Antonio Blasioli.
“A seguito dell’ennesima aggressione avvenuta all’interno del Pronto Soccorso di Pescara occorre una reazione seria, che non si limiti solo all’annuncio di una maggiore vigilanza armata da affiancare al portierato”, afferma l’esponente del Pd, che attacca anche il sindaco di Pescara: “Masci chieda conto alla Asl di quanto avvenuto”, afferma, “Forse il Sindaco ritiene sufficienti le due risorse umane attualmente impiegate in vigilanza? E poi, Masci ha affermato che esistono forze di polizie che presenziano stabilmente nei pressi dell’ospedale. A noi personalmente non risulta, o meglio, sappiamo che la loro presenza è assicurata solo dalle 8 alle
20, dunque non nel corso della notte, quando si verifica il maggior numero di aggressioni”, conclude.