ACCEDI AL CANALE WHATSAPP E RICEVI LE TOP NEWS DEL GIORNO:

ACCEDI AL CANALE
Pescara

Allagamenti Pescara: “Tombini puliti, solo troppa acqua”

Pescara. Quarantotto ore passate in strada a lavoro senza sosta per garantire il ripristino delle condizioni di sicurezza e di agibilità delle strade di Pescara, al fine di agevolare il deflusso delle acque in eccesso.

Questo il bilancio tratto dall’assessore comunale all’Ambiente, Isabella Del Trecco, dopo l’ondata di maltempo di ieri.

“Buona parte dei problemi inerenti alle strade allagate è stata causata solo dall’eccessiva quantità di pioggia caduta in poche ore dopo mesi di assenza totale, tanta acqua che la rete dei sottoservizi ha avuto problemi ad assorbire in tempi rapidi”, specifica l’assessore, affermando che “Pescara ha reagito bene all’ondata di maltempo: le nostre scuole erano tutte regolarmente aperte, le strade transitabili, ad eccezione di quelle occupate dai cantieri straordinari e della tangenziale, che però non rientra tra le competenze del Comune, i ragazzi sono andati in aula senza problemi, così come tutti sono andati a lavoro o hanno ripreso le proprie regolari attività, e tutti i servizi erano disponibili”.

Non è mancata, infatti, la polemica per le tante strade allagate dalla pioggia e per i tombini che non hanno retto alle precipitazioni abbondanti, causando l’inondazione di garage e scantinati. Ma l’assessore precisa: “Non appena sono arrivate le prime segnalazioni su strade che stavano diventando impraticabili, alle Gescal così come via Elettra o via Marconi, abbiamo inviato le nostre squadre e una volta aperti i tombini, non sono state trovate ostruzioni determinate dalla mancata pulizia o dalla presenza di fogliame o aghi di pino, ma semplicemente ci siamo trovati di fronte a troppa acqua caduta in poco tempo e quindi la rete interrata, che pure nella zona dello Stadio è stata potenziata grazie agli interventi anti-allagamenti, non ce la faceva a drenare tutta quella quantità di pioggia. L’apertura dei tombini ha avuto solo la funzione di agevolare il più possibile e di accelerare il deflusso dell’acqua, seppur nei limiti della capacità della rete stessa”.

“Finalmente nel corso della notte, quando la pioggia si è fermata, le operazioni di deflusso si sono esaurite in pochissimi minuti, ripristinando una situazione di normalità”, conclude Del Trecco.

Articoli Correlati

Pulsante per tornare all'inizio