Montesilvano. “Una vera e propria spedizione omicidiaria”: così scrive il giudice per le indagini preliminari De Rensiis della procura di Pescara che ha firmato le 6 ordinanze di arresto, eseguite ieri a Montesilvano per la sparatoria avvenuta l’11 settembre in via Mosa, dove un giovane è rimasto ferito a una gamba da un proiettile.
In manette (4 uomini e una donna in carcere e 1 neo 18enne agli arresti domiciliari) per tentato omicidio e detenzione e porto in luogo pubblico di armi da sparo sono finite 6 persone di etnia rom, ritenute partecipanti a quella che sarebbe stata una spedizione punitiva legata a motivi di gelosia, consumatasi al civico 3 di via Mosa, stabile già confiscato dall’Agenzia nazionale per l’amministrazione e la gestione dei beni sequestrati.
A scontrarsi in strada già nel pomeriggio dell’11 settembre, due nuclei familiari. Poi, in serata, una seconda ondata di violenza, con un gruppo di persone arrivate a bordo di alcuni scooter all’angolo tra via Mosa e via Senna.
Lì sono saltate fuori le armi, con vari proiettili esplosi, uno finito nella coscia di un 23enne. Un mese di indagini e gli elementi raccolti dal Nor della compagnia dei carabinieri di Montesilvano hanno portato all’ordinanza di arresto.