Caramanico Terme. “Anche la quarta asta relativa agli immobili delle Terme di Caramanico è andata deserta: nonostante sia stata assegnata la concessione per lo sfruttamento delle acque delle due sorgenti La salute e Santa Croce – Pisciarello, nessuno ha partecipato all’asta per i due lotti in cui sono stati ripartiti i beni oggetti del fallimento, lo stabilimento termale e l’ex hotel La Réserve”.
Sono il consigliere regionale Pd Antonio Blasioli e i consiglieri Comunali Rita Silvaggi e Luca La Selva a giudicare così “evaporati nel nulla gli annunci trionfali di Marsilio, Sospiri e D’Incecco, che si dicevano ottimisti circa il buon esito della procedura dando per imminente la riapertura delle terme”.
“La verità è che ci troviamo ancora ad un punto morto”, hanno detto oggi in conferenza stampa, ” dinanzi ad una situazione che vede ormai la Dre s.r.l., affidataria della concessione delle sorgenti, in posizione dominante, avendo acquisito il diritto allo sfruttamento delle acque. Un vantaggio che con ogni probabilità la società sfrutterà lasciando trascorrere altro tempo fin quando il prezzo degli immobili all’asta subirà un ribasso per loro soddisfacente, col risultato che l’impianto resterà chiuso ancora a lungo”.
Per il Partito Democratico “la soluzione più adeguata e facilmente percorribile è la partecipazione all’asta della stessa Regione Abruzzo, quantomeno in relazione al primo lotto dello stabilimento termale, al fine di riunire in un unico soggetto la titolarità di acqua e beni immobili, e poi successivamente – nel caso non ci fosse l’intenzione di gestire le terme in maniera diretta – espletare un’unica gara per affidare la concessione e rientrare dell’esborso economico”.
“La prolungata chiusura delle terme sta compromettendo la spiccata vocazione turistica non solo di Caramanico ma di tutto il comprensorio della Maiella, paralizzando e martoriando strutture ricettive e attività”, aggiungono La Selva e Silvaggi, “Albergatori ed esercenti sono sempre più allo stremo, si presti finalmente ascolto al loro grido d’allarme ponendo fine a questo stallo prolungato ed operando le scelte più opportune. Nel frattempo”, concludono, “l’annuncio della disponibilità di oltre 9 milioni per il termalismo, nell’ambito dei fondi per lo sviluppo e la coesione, conferma che la nostra proposta è assolutamente valida, oltre che l’unica in grado di garantire la ripartenza dell’intero comprensorio”