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Pescara

Autonomia disabili: a Pescara via al progetto per coabitazione e formazione digitale

Pescara. Il Comune di Pescara è pronto a realizzare per ciascuno di loro un progetto personalizzato che prevede anche l’opportunità di una esperienza di co-abitazione e lo sviluppo di competenze digitali per favorire l’inserimento lavorativo.

Per individuare i dodici protagonisti di questa iniziativa, finanziata dal PNRR (Missione 5 Componente 2 Investimento 1.2 “Percorsi di autonomia per persone con disabilità”), il Comune ha pubblicato un avviso, con scadenza 11 dicembre, annunciano il sindaco Carlo Masci e l’assessore Nicoletta Di Nisio sottolineando che è stata già firmata la convenzione con il Ministero del Lavoro e delle politiche sociali, da portare avanti fino al 31 marzo 2026.

“Ciò che vogliamo, commenta il sindaco Masci, è migliorare la qualità di vita di queste persone e favorire la piena partecipazione alla vita sociale, superando la frammentarietà degli interventi ma comunque lavorando a stretto contatto con tutti coloro che si occupano dei disabili e ne conoscono necessità ma anche capacità e sogni”.

Le azioni previste sono scritte nell’avviso pubblico e sono interconnesse tra loro: CLICCA QUI

“Vogliamo mettere a punto e attivare un “Progetto di vita” spiega l’assessore Di Nisio per ogni partecipante tenendo conto dei bisogni delle persone con disabilità, ovviamente previa valutazione multidimensionale e prevedendo il raccordo con i servizi territoriali. Poi, seconda azione, vogliamo far sperimentare il co-housing ai 12 beneficiari, sistemandoli in tre abitazioni dotate di domotica e assistenza a distanza (i primi due edifici – su tre – sono già stati individuati in via Pietro Nenni e in via Maiella, dove si svolgono gli interventi per il “Dopo di noi”). La gestione del progetto, a seguito di procedura ad evidenza pubblica, è stata affidata alle ODV Arda e Diversuguali. E, quale terza azione, vogliamo consentire ai partecipanti di sviluppare le proprie competenze digitali attraverso la formazione, attivando 12 tirocini di inclusione socio lavorativa, tanto più che un’attività nel campo digitale è possibile anche a distanza. Tutti passaggi che hanno un unico obiettivo: sostenere le persone con disabilità per favorirne l’inserimento nella vita sociale”

Il costo delle attività è a carico dell’amministrazione, attraverso i fondi PNRR, ma è richiesta una compartecipazione dell’utente al budget di progetto del 20%. L’avviso prevede nel dettaglio i requisiti di accesso e anche il riconoscimento di una serie di priorità, ad esempio per la fascia di età 18-40 anni e per le persone che non hanno i genitori o i cui genitori non sono in condizione di garantire il sostegno necessario.

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