Barriere architettoniche nella sede dell’Inps a Pescara: Ferrante: “Costretto a farmela addosso”
Pescara. Già Due anni e tre mesi fa l’Associazione Carrozzine Determinate aveva denunciato pubblicamente come la sede dell’INPS di Pescara presentasse numerose e importanti barriere architettoniche: parcheggi marciapiedi, servoscala, citofono, ingresso.
“Ad oggi nulla è stato risolto, nessuno è intervenuto e la situazione è vergognosamente peggiorata”, tuona Claudio Ferrante, presidente dell’associazione, che riferisce: “Nella giornata di ieri mi sono recato per un’incombenza personale presso la sede INPS. Appena arrivato ho scoperto di dover urlare dal marciapiede per richiamare l’attenzione dell’usciere poiché da due anni il citofono continua ad essere rotto! Aiutato da un cittadino che si è recato dal custode per far attivare il servoscala scopro però che è troppo piccolo per la mia carrozzina dotata di propulsore e la custode, peraltro molto gentile, mi chiede di entrare dal cancello posteriore situato su Via Gobetti”.
“Per arrivare all’ingresso posteriore sono presenti innumerevoli barriere architettoniche sia sotto i portici della sede INPS che sul marciapiede impraticabile a causa dell’asfalto sconnesso e dalle radici degli alberi”, continua Ferrante, “Anche l’ingresso secondario dell’INPS non è accessibile, è presente un’ulteriore barriera architettonica creata da un gradino che mi impedisce l’ingresso in autonomia”.
Non va meglio all’interno, dove “barriere e problemi continuano: l’ascensore è molto piccolo e per entrarci e poter salire in sede sono stato costretto a smontare parte della mia carrozzina, lasciandone i pezzi incustoditi nell’atrio. Arrivato al front office e a causa del notevole tempo trascorso avendone necessità ho chiesto l’indicazione per il bagno accessibile, ma quello riservato alle persone con disabilità è guasto! La gentile custode ha tentato di trovare per me un altro bagno al piano, ma sono risultati tutti inaccessibili in carrozzina. Solo dopo diversi minuti sono stato accompagnato con un ascensore al piano superiore alla ricerca di un servizio igienico accessibile, ma nel frattempo non sono più riuscito a contenere e me la sono fatta addosso!!”, spiega drammaticamente il presidente di Carrozzine Determinate, rimarcando “L’umiliazione, l’imbarazzo e la rabbia provocate da queste situazioni, lo stress psicologico che ne consegue, sono un danno irreparabile per tutte le persone con disabilità costrette a vivere ogni giorno lottando contro queste ignobili ingiustizie”.
Ferrante, quindi, chiede: “al Presidente dell’INPS, alle istituzioni, ai consiglieri comunali, al Sindaco di Pescara, all’Assessore alla Disabilità e a tutti i consiglieri regionali: Cosa state facendo? Di che cosa vi state occupando?
L’Associazione Carrozzine Determinate ha denunciato pubblicamente questa situazione già da due anni e nessuno, specifichiamo nessuno è intervenuto, nemmeno per far riparare un citofono! Parliamo di una sede istituzionale dove le persone con disabilità si recano quotidianamente anche per essere sottoposte a visite per l’invalidità civile! Le persone con disabilità presso la sede INPS di Pescara subiscono quotidianamente e in silenzio la discriminazione causata di un’istituzione pubblica inaccessibile! Tutto questo accade a pochi passi dal Palazzo di Città nel disinteresse più totale delle istituzioni e dalla politica”.