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Calci e pugni a un infermiere del pronto soccorso di Pescara: arrestato

Pescara. Nuovo episodio di violenza all’interno del pronto soccorso dell’ospedale civile di Pescara dove giovedì in serata un 45enne di origini marocchine, senza fissa dimora, ha aggredito un infermiere in turno di servizio, ferendolo prima di tentare la fuga.

L’aggressione sarebbe avvenuta per futili motivi mentre l’uomo si trovava all’interno del reparto di emergenza.

Il tempestivo intervento dei carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile ha portato all’arresto in flagranza del responsabile, condotto nelle celle di sicurezza della stazione carabinieri di Pescara principale, in attesa del rito direttissimo.

Senza alcun apparente motivo, il 45enne avrebbe colpito ripetutamente l’operatore sanitario con calci e pugni, costringendolo a ricorrere alle cure dei colleghi dello stesso pronto soccorso per un trauma contusivo al dorso e al torace, e una lesione superficiale della pelle, con una prognosi di dieci giorni.

Il personale sanitario presente ha richiesto l’intervento delle forze dell’ordine: i militari hanno tentato di tranquillizzare l’uomo che per tutta risposta, ha iniziato ad inveire nei loro confronti prima di essere bloccato.

“Siamo profondamente preoccupati per il costante e crescente numero di aggressioni ai danni dei nostri
colleghi”, commenta Antonio Argentini, segretario provinciale del sindacato Nursind, “Questi atti non solo causano danni fisici e psicologici agli operatori sanitari, ma influiscono negativamente anche sulla capacità di garantire cure tempestive e adeguate ai pazienti. Le continue aggressioni, purtroppo, hanno ripercussioni anche sul reperimento del personale medico: sempre più professionisti decidono di abbandonare le strutture ospedaliere, preferendo la libera professione o optando per la medicina di base. Tale fenomeno contribuisce ad aggravare ulteriormente la già complessa situazione sanitaria, generando stress lavorativo eccessivo, con un conseguente aumento degli infortuni e delle patologie professionali tra infermieri e operatori socio-sanitari”.

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