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Pescara

Calci e pugni all’equipaggio del 118 di Pescara durante il soccorso

Pescara. Un equipaggio del 118 di Pescara è stato aggredito, nella tarda serata di ieri, durante un intervento nel quartiere di Zanni.

I sanitari erano intervenuti per soccorrere una persona colpita da un sospetto attacco cardiaco ma, arrivato sul posto, medico, infermiere e autista hanno appurato che si trattava soltanto di un uomo in forte stato di ebbrezza e agitazione molesta

Secondo una prima ricostruzione, infermiere e autista sarebbero stati colpiti dal 68enne e dai suoi familiari, indignati dal rifiuti dei sanitari di condurre l’uomo in ospedale.

I due operatori, mentre si allontanavano per mettersi in salvo, sono stati raggiunti prima dal figlio 46enne dell’uomo, dagli altri familiari e da un 41enne che si è aggiunto in strada all’aggressione: calci e pugni sono stati menati fin quando l’equipaggio non è riuscito a risalire in ambulanza e allontanarsi.

Colpiti al volto, sono stati medicati in pronto soccorso e poi hanno sporto denuncia alla polizia che ha identificato, rintracciato e denunciato gli aggressori per lesioni personali aggravate.

VIOLENZA VILE E INGIUSTIFICABILE

“Con profonda indignazione e tristezza, apprendiamo l’episodio di violenza che ha visto come vittime l’equipaggio del 118, intervenuto per soccorrere una persona che, secondo quanto dichiarato dal chiamante, era in arresto cardiaco. Esprimiamo la nostra massima solidarietà al medico, all’infermiere e all’autista che, durante l’espletamento del loro delicato e fondamentale lavoro, sono stati brutalmente aggrediti dalla persona soccorsa e dai suoi familiari”.

Questa la posizione del Direttore Generale Vero Michitelli, della Direzione Strategica della ASL di Pescara e del Direttore del Dipartimento Urgenza Emergenza Aurelio Soldano, che, “nel condannare fermamente questo atto di inaudita violenza”, commentano: “Un atto vile e ingiustificabile che offende non solo la professionalità di chi ogni giorno si impegna per salvare vite umane, ma anche i principi di civiltà e rispetto che dovrebbero essere alla base della nostra società. La violenza contro il personale sanitario è un fenomeno inaccettabile. È necessario tutelare chi, con dedizione e coraggio, si trova in prima linea per assistere i cittadini in situazioni di emergenza.
Al tempo stesso, auspichiamo che la diffusione di una cultura del rispetto e della riconoscenza verso il lavoro degli operatori sanitari possa contribuire a creare un clima di maggiore sicurezza e collaborazione.”

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