Spoltore. Il Settore Socio Educativo del Comune di Spoltore ha pubblicato l’avviso per l’assegnazione di benefici a sostegno del ruolo di cura e di assistenza del Caregiver famigliare.
E’ una iniziativa nell’ambito distrettuale sociale 16 e dunque aperta anche ai residenti dei Comuni
associati di Brittoli, Cappelle sul Tavo, Catignano, Cepagatti, Città Sant’Angelo, Civitaquana, Elice, Moscufo, Nocciano, Pianella e Rosciano.
Le domande vanno presentate entro il 31 ottobre 2024: il contributo, una tantum, va dai 400 a 1000 euro. L’istanza può essere presentata dal caregiver familiare residente in uno dei Comuni dell’Ads n.16
Metropolitano e anagraficamente convivente con la persona non autosufficiente e non in grado di prendersi cura di sé. Il valore ISEE ordinario del caregiver richiedente, in corso di validità al momento della presentazione dell’istanza, non deve essere superiore a 36mila euro.
“L’ambito sociale svolge un ruolo centrale di assistenza ai disabili ed è ormai a tutti gli effetti anche un presidio sanitario per i territori associati” sottolinea l’assessore Nada Di Giandomenico.
Beneficiari degli interventi previsti nell’avviso appena pubblicato sono i caregiver familiari che assistono un congiunto convivente in condizione di disabilità gravissima. Sono finanziati i così detti contributi di sollievo: interventi di assistenza diretta o indiretta per la fruizione di prestazioni di tregua dall’assistenza alla persona con disabilità, attuabili con interventi di sollievo, ad esempio per ilfine settimana, che favoriscano una sostituzione nell’assistenza o un ricovero in struttura residenziale aventi carattere di temporaneità.
Può avanzare istanza di Assegno di cura il caregiver che assiste la persona non autosufficiente e non in grado di prendersi cura di sé, che sia riconosciuto invalido in quanto bisognoso di assistenza globale e continua di lunga durata o sia titolare di indennità di accompagnamento o comunque definito non autosufficiente ai sensi delle norme relative.
Non si può erogare più di un contributo di sollievo a favore del medesimo caregiver familiare, né più di un contributo di sollievo per la cura della medesima persona assistita.