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Pescara

Caro mense scolastiche a Pescara: parte la protesta dei genitori

lOCATELLI

Pescara. Scattano oggi le nuove tariffe stabilite dal Comune di Pescara per le mense scolastiche, con un aumento, per le famiglie collocate nella fascia Isee più alta, che si attesa al 45%, passando dai precedenti 3,71 euro agli attuali 5,92 euro a pasto.

Le famiglie, quindi, si sono mobilitate, scrivendo a sindaco Masci e all’assessore competente Valeria Toppetti, fino ad adire a  manifestazioni di protesta: i genitori degli studenti dell’istituto comprensivo 8, infatti, faranno portare i figli i pasti da casa.

Una situazione che premette disagi per le strutture scolastiche, in quanto si dovrà pur sorvegliare i bambini che usufruiranno della refezione e quelli che mangeranno il pasto portato da casa.

La stessa azione è stata decisa dai genitori dei bambini che frequentano la scuola dell’infanzia e la scuola primaria nei quartieri di San Donato e Colle Pineta, ma la protesta sembra andrà presto a unire tutte le scuole affinché dal Comune arrivino risposte alle seguenti richieste:

  • Rivedere le determinazioni del Comune in merito alla compartecipazione dello stesso alla tariffa
    per ciascuna fascia,
  • Fornire alle famiglie la possibilità di ripresentare l’ISEE;
  • Garantire una scontistica per le famiglie che usufruiscono del servizio per più di un figlio;
  • Ricomprendere nelle fasce ISEE anche le famiglie che non risiedono nel Comune di Pescara, ad
    oggi collocate d’ufficio alla tariffa massima.

Tra le questioni contestate, infatti, una sorta di modifica unilaterale delle condizioni: le famiglie ritengono di non aver presentato l’attestazione Isee al momento dell’iscrizione poiché non obbligatorio per le fasce superiori ai 10.632 euro. Inoltre, viene chiesta una compartecipazione comunale alle spese da oggi maggiorate.

Dal municipio, però, arrivano chiarimenti. Il sindaco Masci afferma che “il Comune di Pescara è assolutamente disponibile ad andare incontro a quelle famiglie che non hanno presentato l’Isee (entro il 31 dicembre scorso) ai fini della determinazione della tariffa da applicare per il servizio di refezione scolastica che, a partire da oggi, sarà gestito dal nuovo concessionario”.

Il primo cittadino, dopo aver sentito l’assessore Valeria Toppetti e aver condiviso con lei il percorso da seguire, ha chiesto ai dirigenti competenti la disponibilità a un supplemento di istruttoria, per accogliere l’Isee di tutti coloro che non lo hanno presentato entro il 31 dicembre 2024, e nelle prossime ore gli uffici lavoreranno per definire tutti gli aspetti tecnici.

“Per fare in modo che le famiglie possano presentare l’Isee, ho chiesto che venga riaperta la possibilità per un paio di settimane di comunicare questo dato, in modo da consentire alle famiglie di determinare la tariffa da applicare per il servizio di refezione scolastica in base a reddito e numero di figli”, dice Masci. E aggiunge: “La questione delle mense è importantissima e delicatissima perché vogliamo garantire un servizio sempre migliore – basato su cibo di alta qualità per i nostri bambin, biologico, con filiera corta e a chilometro zero – e assicurare una percentuale di copertura a carico del Comune. La parte restante è invece a carico delle famiglie che usufruiscono del servizio (non tutte, ovviamente, considerato che alcune non pagano e altre pagheranno meno di adesso). La quota a carico delle famiglie, come detto, è da determinare sulla base della fascia di reddito di appartenenza e del numero di figli. Le famiglie possono stare tranquille sulla volontà del Comune di alleggerire il costo del servizio per i meno abbienti, garantendo a tale scopo una somma che in passato non è mai stata prevista in Bilancio per il servizio di refezione scolastica (a parte situazioni straordinarie). Da domani si ragionerà sul da farsi con gli uffici che comunque fino ad oggi hanno lavorato per questo nuovo inizio e hanno consentito di evitare interruzioni”.

 

“La nostra amministrazione comunale” – commenta l’assessore alla Pubblica istruzione Valeria Toppetti – “si è sempre distinta per una politica tesa a tutelare gli interessi delle famiglie e lo faremo anche con il ‘caso’ mense. Insieme al sindaco Masci abbiamo trovato la strada per permettere a tanti nuclei di presentare l’Isee, e siamo felici di aver trovato insieme la modalità di consentire questa operazione che consentirà di determinare e applicare tariffe giuste, eque che faranno rientrare in un perimetro adeguato l’intera querelle”.

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