Pescara. Sono oltre 400 le domande arrivate all’Ufficio Politiche della casa del Comune di Pescara per l’assegnazione delle case popolari.
“Una cifra enorme che però io mi aspettavo perché la situazione è drammatica. Questo significa che c’è un grosso problema di carattere sociale sulla casa che riguarda almeno 400 nuclei familiari pescaresi che hanno i requisiti”, commenta il capogruppo dell’Udc Massimiliano Pignoli, che si rivolge al Comune e anche alla Regione per dare delle risposte alla cittadinanza.
“Tante persone vivono una condizione precaria. Io credo – prosegue Pignoli – che nella predisposizione del bilancio si debba a tal proposito prevedere un fondo che possa soddisfare le esigenze di quelle famiglie che si trovano in difficoltà. C’è il servizio di rimborso degli affitti previsto dal comune di Pescara con i soldi stanziati dalla Regione, ma prima le persone devono pagare e anticipare i soldi per poi avere il rimborso e il problema è proprio quello del pagamento perché molte persone non riescono più a pagare”.
“Esistono oggi case popolari libere”, ammette Pignoli, “ma perché non vengono assegnate per soddisfare le esigenze di chi ne ha bisogno? Perché la maggior parte di queste case popolari sono vetuste per cui quando una famiglia viene sgomberata o c’è la riconsegna di un appartamento di una persona defunta, ci si trova di fronte a case che da rimettere a posto, a norma negli impianti elettrico e idraulico. E quindi – aggiunge il capogruppo Udc al Comune di Pescara – cosa fare? Occorre in questo caso uno sforzo maggiore del presidente Marsilio e dunque della Regione che dovrebbe veicolare maggiori fondi, in modo da poter ristrutturare le abitazioni bisognose di lavoro e vi dico che in un censimento che abbiamo fatto assieme ai miei collaboratori a Pescara ci sono numerosissimi appartamenti murati e che se disponibili andrebbero a soddisfare le esigenze di tante famiglie e ad abbattere la richiesta di 400 alloggi”.