Pescara. “Pur rispettando il diritto alla protesta ed alla manifestazione di una cinquantina di consorziati ed una quindicina di macchine agricole che ieri hanno sfilato pacificamente, sarebbe stato molto più utile un confronto costruttivo per la risoluzione delle questioni sollevate. A differenza di quanto erroneamente riferito agli organi di informazione il Commissario, avvocato Daniela Valenza (in foto), ha, nelle settimane passate, dato e ribadito la propria disponibilità ad un incontro in presenza, con la speranza di affrontare tecnicamente i rilievi del Comitato, nella certezza che gli slogan e la non chiarezza sulla condizione dell’ente risolvano davvero poco”.
Così i vertici del Consorzio Bonifica Centro prendono posizione in merito alla mobilitazione degli agricoltori in atto in Abruzzo, rispondendo in particolare alle posizioni del Comitato di bonifica sostenibile.
I vertici del Consorzio ribadiscono la disponibilità al confronto e rassicurano gli imprenditori agricoli sull’impegno per la soluzione delle questioni aperte attualmente: “Pur avendo comprensione delle esigenze dei consorziati”, precisa una nota, “per quanto attiene il raggiungimento di un servizio ‘tecnicamente più efficiente’ ed ‘economicamente più sostenibile’, indicate durante la manifestazione come linee prospettiche di gestione senza conoscere le reali condizioni del Consorzio, si sta già lavorando in questa direzione. Prova ne sono i 54 milioni di euro di investimenti sul comparto idrico, energetico e ambientale che avranno effetto sui servizi erogabili nonché la realizzazione di 4 centrali idroelettriche e la creazione di un soggetto pubblico privato nel campo del trattamento dei rifiuti liquidi (la Centro Depurazione Srl). Tale ultimo investimento ha creato i presupposti per generare, in prospettiva, i profitti necessari alla riduzione sostanziale dei tributi ai consorziati – spiegano ancora i vertici”.
Gli stessi vertici richiamano al pagamento delle spettanze per i servizi erogati dal Consorzio di bonifica: “Non ci si dimentichi però che un tributo procapite più basso passa anche attraverso una ripartizione della spesa tra tutti e, sotto questo aspetto, gli inviti e gli esempi offerti dai rappresentanti del Comitato bonifica sostenibile a non pagare (qualcuno anche a seguito di sentenze di condanna da parte della Corte di Giustizia Tributaria) purtroppo non giovano – continuano i vertici -. Anzi, nel solo anno 2023 hanno generato notevoli danni al patrimonio pubblico (patrimonio di tutti quindi anche di quelli che non pagano) in termini di interessi che l’ente è stato costretto a pagare per avere fatto ricorso alla anticipazione di tesoreria. Pertanto, al fine di evitare che per i morosi sia a rischio la tenuta economica di un servizio pubblico ed essenziale di tutti come quello di bonifica, si invitano i consorziati a sanare le proprie posizioni debitorie così come previsto dalla legge in materia e a creare, attraverso un confronto costruttivo e non di mera critica, i presupposti per trovare soluzioni migliorative anche a favore della nuova Amministrazione regionale eletta che a brevissimo si insedierà e che, subito, dovrà fare i conti con una gravissima condizione di insolvenza in cui versano anche imprenditori importanti”.