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Cuccioli soppressi nel canile sanitario di Città Sant’Angelo: si aggravano le imputazioni per i veterinari VIDEO

lOCATELLI

Città Sant’Angelo. Va avanti il procedimento giudiziario nei confronti dei veterinari dirigenti della Asl di Pescara accusati della soppressione di numerosi cuccioli avvenuta nel canile sanitario di Città Sant’Angelo sequestrato a gennaio del 2023.

A riferirlo in una diretta Facebook, dopo l’udienza preliminare, è stato Pierluigi Guidi, vice presidente di Lndc Animal Protection Pescara: “Non c’è ancora un rinvio a giudizio”, ha riferito, “ma è stato modificato il capo di imputazione,  per cui entrambi i veterinari riceveranno la notifica di concorso in tutte le eutanasie non giustificate
degli animali”.

I veterinari indagati sono Lucio Di Tommaso, direttore del canile sanitario della Asl a Città Sant’Angelo, e Franco Ruggeri direttore del servizio Sanità animale: gli vengono contestate le soppressione ingiustificata di almeno una decina di cani negli ultimi 15 anni.

L’avviso di conclusione delle indagini preliminari parla di somministrazione del farmaco Tanax e, se fin qui a Ruggeri veniva contestato il solo abuso d’ufficio – reato abrogato dalla legge Nordio – l’udienza di ieri ha visto il pm Benedetta Salvatore  chiedere e il gup Francesco Marino concedere il concorso con Di Tommaso sia nella soppressione non necessaria degli animali sani ricoverati nella struttura angolana, sia nella tentata soppressione di un cane prelevato dall’abitazione del proprietario nonostante fosse in salute: fu l’intervento della presidente della Lndc di Pescara, Paola Canonico, a denunciare quanto a lei noto accadere nel canile di Città Sant’Angelo e ad evitarne il prelievo.

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