Pescara. “Ancora una volta l’amministrazione al governo della città rifiuta il confronto con la cittadinanza sulla Strada Parco, e questo è davvero inaccettabile”: ad affermarlo è il consigliere comunale del M5S Pescara Massimo Di Renzo, dopo che nella seduta di ieri della Commissione Controllo e Garanzia “i cittadini che erano presenti e che hanno posto una lunga serie di quesiti, non hanno potuto ricevere alcuna risposta vista l’assenza totale di rappresentanti dell’amministrazione comunale”, riferisce.
“I cittadini hanno esposto alcune nuove problematiche emerse nelle ultime settimane”, riporta Di Renzo, “In particolare è emerso che alcuni residenti della zona, qualora vengano attuate le disposizioni del progetto della filovia e del nulla osta del ministero, non potrebbero letteralmente uscire o entrare in casa visto che il tratto di marciapiede antistante il proprio ingresso sarebbe sostanzialmente interdetto”.
Sono stati sollevati anche dubbi anche sulla realizzazione dei lavori su via Silvio Pellico: “A che titolo TUA sta realizzando in questi giorni i lavori di dismissione delle vecchie rotaie? Di che natura sono i materiali che stanno venendo alla luce durante gli scavi?”, arringa ancora Di Renzo.
“I lavori in questione non dovrebbero essere effettuati da TUA visto che sul Nulla Osta del Ministero dei Trasporti, rilasciato il 15 marzo 2021 si può leggere testualmente restano fuori (dal finanziamento Cipess del 1995) tutte le spese che si riveleranno necessarie per ogni adeguamento stradale ed impiantistico esterno alla Strada Parco ed alle sue estensioni, quindi relativo alle parti di tracciato prossime ai Capolinea di Montesilvano e Pescara. Ad esse provvederanno le due Amministrazioni comunali, così come era previsto anche nella progettazione iniziale dell’impianto e nelle sue successive Perizie di Variante”, aggiunge il pentastellato.
“Visti i tanti problemi che stanno venendo alla luce e che hanno già creato danni irreparabili ai cittadini e agli operatori commerciali dell’ex mercato della strada parco farebbero meglio a congelare i lavori in modo da ripensare quest’opera insensata”, aggiungono e concludono i consiglieri Erika Alessandrini e Paolo Sola“.