Pescara. L’Anac, Autorità nazionale Anticorruzione Anac, ha definito un procedimento nel quale contesta “la non conformità della gestione delle procedure di affidamento degli appalti di lavori attuata dal Comune di Pescara nel periodo compreso tra il 2022 e il primo trimestre 2023 stante le riscontrate molteplici violazioni del principio di rotazione e del più generale principio del favor partecipationis, oltre che dei principi di economicità ed efficacia dell’agire della Pubblica Amministrazione”.
A riferirlo è stato oggi il consigliere regionale del Pd Antonio Blasioli, autore di alcuni esposti sugli appalti milionari per i lavori riguardanti viabilità cittadina e verde pubblico, anche con fondi Pnrr, per il Giro d’Italia e altre strade.
Blasioli conferma che uguale denuncia è stata fatte alla Corte dei Conti per la quale si è in attesa di informazioni: “È dunque vero che ci sono delle zone d’ombra all’interno del settore dei lavori pubblici del Comune di Pescara tra il 2022 e i primi tre mesi del 2023”, spiega, “È vero che ci sono stati affidamenti diretti oltre l’immaginabile e sempre agli stessi operatori economici. La stessa situazione si è verificata giorni fa con risalto nazionale al Comune dell’Aquila con il 58% degli affidamenti dell’Aquila sono affidamenti diretti. In questo caso superiamo la soglia del 90% e soprattutto affidamenti diretti svolti sempre nei confronti delle stesse ditte e senza rispettare il criterio della rotazione. Sempre gli stessi operatori economici che avevano affidamenti diretti e che nello stesso tempo erano sempre gli stessi ad essere invitati alle procedure negoziate”.
“Chiediamo al sindaco Masci di spiegare cosa succedeva in quel settore e come è stato possibile che questi rilievi dell’Anac si sono materializzati dando ragione a tutte le nostre perplessità”, conclude il consigliere Pd.