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Pescara

Il centro di Pescara senza manifestazioni estive: protesta Confartigianato

Sayonara Tortoreto

Pescara. Eventi serali estivi nella zona centrale, che creino un polo di attrazione che completi l’offerta dei locali sulla Riviera e pianificazione annuale di iniziative a Pescara Centro e Pescara Vecchia.

È quanto chiede all’amministrazione comunale Confartigianato Pescara, raccogliendo l’allarme lanciato, ancora una volta, dai commercianti di piazza Muzi e strade limitrofe, che soffrono sempre più a causa della mancanza di scelte che vadano in direzione di un effettivo rilancio.

“Gli eventi dovrebbero essere scelti e di qualità-sottolinea il direttore di Confartigianato Pescara, Fabrizio Vianale – Potrebbero svilupparsi tra le 19 alle 22 come da progetto presentato lo scorso anno, in modo da accompagnare l’aperitivo e rendere attrattiva l’area ad ora di cena. In questo modo, specialmente nel pieno della stagione estiva, potrebbe essere conciliata l’esigenza degli imprenditori di rendere le strade del centro ancora più attrattive con quella dei residenti. D’ altra parte anche l’Arta, nelle considerazioni che accompagnavano i dati inviati all’amministrazione comunale, dava parere favorevole ad una soluzione di questo genere”.

“Noi, come associazione, abbiamo sempre ritenuto che una convivenza tra i locali del centro e le esigenze di riposo di chi in centro vive sia possibile”, prosegue Vianale, “Poi il confronto è diventato scontro e le posizioni, soprattutto da parte di alcuni residenti, si sono radicalizzate. Con il 2024 siamo al quinto anno senza alcun evento in quelle strade, né in estate né nel periodo natalizio, e l’economia del territorio ne soffre”.

“Rispetto a quando sono state effettuate le ultime misurazioni fonometriche la situazione nella zona di piazza Muzi è radicalmente cambiata”, insiste Vianale, “: non possiamo continuare ad allontanare le persone, bisogna invece pensare ad operazioni di sostegno a un’imprenditoria che deve integrarsi di nuovo con la città. Di più, deve tornare ad essere un’attrazione per chi a Pescara arriva da fuori, per la qualità della proposta enogastronomica, per l’originalità e la ricercatezza degli eventi che la accompagnano. Il centro ha l’assoluta necessità di tornare ad essere vivo e vitale, altrimenti anche i lavori di riqualificazione per i quali sono stati impegnati fondi consistenti e che ai commercianti hanno richiesto importanti sacrifici, davvero non avranno più senso”.

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