Il consiglio comunale di Pescara vota il rinvio al 2027 della fusione dei Comuni
E approva l'unione dei servizi tra il capoluogo adriatico, Montesilvano e Spoltore
Pescara. Questa mattina durante i lavori del Consiglio Comunale c’è stata l’approvazione della richiesta di rinvio di Nuova Pescara al 2027 e l’approvazione di accorpamento dei servizi tra i 3 comuni.
“L’approvazione odierna in Consiglio comunale a Pescara delle cinque convenzioni che segneranno il passo dell’unione dei servizi tra il capoluogo adriatico, Montesilvano e Spoltore, e di conseguenza la richiesta di rinvio al primo gennaio 2027 della costituzione della nuova municipalità rappresenta un ulteriore step nella fase di istituzione della nuova città di Pescara”, così il Presidente della Commissione Statuto Claudio Croce commentando l’esito odierno della seduta di Consiglio comunale.
“Ora attendiamo il voto degli altri due comuni interessati, l’Assemblea costitutiva del prossimo 26 settembre, quando approveremo la relazione semestrale prevista dalla legge regionale per verificare il lavoro fin qui svolto e, infine, l’ultima parola alla Regione per concedere o meno il rinvio. È evidente che il dado è ormai definitivamente tratto e il processo di unificazione è irreversibile, un dato scontato al quale però dobbiamo arrivare pronti, preparati e adottando tutte le misure utili a supportare i cittadini in questo processo di cambiamento epocale”.
“All’esame dell’Assemblea abbiamo portato il frutto dell’intenso lavoro condotto in Commissione negli ultimi mesi, ovvero le Convenzioni elaborate dagli uffici per la fusione dei primi servizi strategici dei tre Comuni, individuati dalla legge regionale – ha ricordato il Presidente Croce -, ovvero la convenzione per la gestione unica e l’esercizio associato della funzione dei contratti pubblici anche attraverso la creazione di una Centrale unica di committenza, in modo che da questo momento in poi nei tre comuni si seguano protocolli e procedure amministrative sicuramente dettati dalla normativa nazionale, ma che comunque siano identici e non soggette a interpretazioni; la Convenzione per la gestione unica e l’esercizio associato della funzione di Sportello unico telematico delle attività produttive, ovvero il Suap; la Convenzione per la fusione o accorpamento dei servizi di Protezione civile e di coordinamento dei primi soccorsi; la Convenzione per la gestione unica della funzione di servizi in materia di statistica e, infine, la gestione unica dei servizi di progettazione, programmazione e accesso ai finanziamenti disponibili a valere sui programmi europei. Infine è stata approvata la delibera con la quale, a fronte del lavoro puntualmente svolto rispettando i termini concessi dalla Regione, il Comune di Pescara chiede alla Regione Abruzzo di posticipare al primo gennaio 2027 l’istituzione della nuova città di Pescara”.
“Si tratta di sei delibere che ora dovranno essere approvate anche dai Consigli comunali di Spoltore e Montesilvano e che sono propedeutiche alla relazione finale del lavoro condotto con relazione che andrà approvata in Assemblea costitutiva il 26 settembre prossimo e inviata alla Regione Abruzzo entro il 30 settembre. Ovviamente, conditio sine qua non per il rinvio dell’attuazione della legge è che anche Spoltore e Montesilvano approvino le stesse delibere entro i termini prefissati e la stessa richiesta, lasciando a quel punto la parola alla Regione per il lavoro di verifica degli impegni fissati dalla legge e rispettati che, in quel caso, consentiranno l’accoglimento della richiesta di rinvio della costituzione della nuova città di Pescara. È evidente che, al di là dei piccoli e occasionali colpi di fioretto con i comuni di Spoltore e Montesilvano, tutti superati comunque da una legge regionale chiara, il nostro lavoro procede celermente verso l’obiettivo finale, ossia la nascita di una nuova città che dovrà divenire competitor effettiva delle sorelle maggiori lungo la dorsale adriatica, capace di fornire servizi come i più grandi centri metropolitani, senza perdere la propria elasticità e umanità”.
Il Movimento 5 Stelle, “in maniera coerente con le posizioni che ha sempre avuto riguardo alla nuova Pescara, ha votato contro il rinvio dell’istituzione del nuovo comune al 1 gennaio 2027 e l’approvazione delle 5 convenzioni che accorpano i servizi della centrale unica di committenza, dello sportello unico telematico del SUAP, della protezione civile, dei servizi statistici e degli uffici per l’accesso ai finanziamenti europei, convenzioni previste nell’ambito della revisione della legge regionale che è stata approvata dal centrodestra lo scorso marzo”.
“Siamo in terribile ritardo. E’ dal 2018 che questi servizi dovevano essere accorpati grazie ad una legge regionale approvata già con enormi ritardi rispetto alla votazione del referendum. Un ritardo causato colpevolmente da una politica sorda rispetto alle esigenze e all’attività democratica della cittadinanza che ha sempre anteposto il mantenimento del proprio status alla volontà dei cittadini arrivando tardivamente nel 2023 a fare quello che invece le persone fuori attendevano dal 2018.” – commentano i consiglieri Erika Alessandrini, Massimo Di Renzo e Paolo Sola.
“Sono anni che chiediamo l’arrivo di un commissario perché l’unica cosa che noi abbiamo sempre richiesto è che nuova Pescara partisse il 1 gennaio 2024. Tutto quello che tende a procrastinare ulteriormente l’avvio della fusione della città vedrà sempre il nostro voto contrario ed è per questo che anche oggi, nell’applicazione di una legge regionale al contrario in cui se fai qualcosa per il processo di fusione allontani la data di fusione, siamo stati coerentemente contrari. Per noi la volontà della cittadinanza, a cui siamo sempre stati fedeli, è quella che la Nuova Pescara parta il più presto possibile e quindi, anche in questo caso, il nostro voto è un voto di assoluta ed esclusiva coerenza”