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Pescara

Immigrazione clandestina: da Pescara partono 32 condanne

Pescara. Ben 32 condanne per 200 anni complessivi di reclusione sono arrivati al termine del lungo processo, celebrato dal tribunale di Pescara, per immigrazione clandestina

Come riporta il quotidiano Il Centro, il bilancio complessivo registra anche multe per 8 milioni di euro e 8 assoluzioni per i fatti risalenti tra 2010 e 2012, quando furono arrestate 26 persone nell”inchiesta sulla presunta associazione tesa all’immigrazione clandestina di pakistani, bengalesi e indiani sfruttando la complicità di imprenditori e falsi consulenti abruzzesi.

I carabinieri di Pescara – riferisce ancora Il Centro – avviarono l’indagine dal crac di una lavanderia, arrivando agli 11 vertici dell’organizzazione, con 5 promotori pakistani, che avrebbe tenuto “comportamenti tesi a favorire l’ingresso o la permanenza sul territorio nazionale di cittadini extracomunitari in violazione delle normative in materia, utilizzando a tal fine falsa documentazione ed avvalendosi dell’ausilio consapevole ed interessato ad un guadagno economico anche un gran numero di imprenditori pronti a false richieste di nulla osta lavorativi o
false richieste di regolarizzazione lavoratori extracomunitari”, come scrive il collegio del tribunale di Pescara.

Altri intermediari, sempre pakistani, avrebbero reperito persone da espatriare in Pakistan, in Bangladesh e in India: a cascata, poi, l’organizzazione avrebbe previsto chi gestiva le questione economiche con gli imprenditori abruzzesi e chi li rintracciava per redigere e inviare domande fittizie di nulla osta per il lavoro regolare, fino ai consulenti per curare le pratiche telematiche di inoltro, chiedendo fino a 12mila euro a persona che veniva fatta arrivare in Italia.

Secondo gli inquirenti, sarebbero stati 500 gli immigrati illegalmente, generando un giro d’affari di diversi milioni di euro.

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