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Pescara

In 300 a Pescara nella catena umana per la Palestina FOTO

Pescara. Quasi 300 persone hanno manifestato a Pescara per una richiesta di pace lanciata dal Ponte del Mare dove si è snodata una Catena Umana con l’appello ‘Fermatevi! Giù le mani dalla Palestina e dal Libano – Basta Guerra, Cessate il Fuoco’.

Vestiti di nero, con le mani colorate di rosso, simbolo del lutto per le vittime innocenti della guerra in Palestina e Libano, i promotori della manifestazione.

C’era il segretario nazionale di Rifondazione Comunista, Maurizio Acerbo, insieme alla Cgil, a oltre 40 associazioni e organizzazioni del territorio e all’artista Jorg Grünert dell’associazione Deposito Dei Segni.

Dopo circa 45 minuti trascorsi sul Ponte del Mare la ‘catena’ è stata protagonista di un fuori programma sulla spiaggia dove i manifestanti, alcuni con bambini e cani al seguito, hanno sfilato in silenzio sventolando bandiere della Palestina e della Pace

“La nostra Costituzione, nata dalla Resistenza, è una Costituzione di pace. L’Italia un tempo non era complice di Israele. Quando c’era il presidente Pertini, quando c’erano Aldo Moro, Berlinguer, ma anche Craxi e Andreotti, l’Italia operava nel Mediterraneo e nel Medio Oriente per la pace tra popoli e per il dialogo e non si schierava a favore dei bombardamenti. Purtroppo oggi abbiamo una politica che in un anno non è riuscita a scrivere una riga di condanna dei crimini di Netanyahu”, questo il commento di Maurizio Acerbo. “Non vogliamo che il nostro Paese – ha detto – sia complice del genocidio che Netanyahu sta portando avanti contro il popolo palestinese Secondo la rivista internazionale The Lancet,a Gaza sono state ammazzate finora 186mila persone, “e sono stime risalenti a luglio. Purtroppo l’Italia è uno dei Paesi che fornisce armi a Israele, siamo legati da un accordo di cooperazione economica”.

In occasione dell’appuntamento di oggi Acerbo ha anche invitato a una grande manifestazione “il 22, il 23 e il 24 ottobre, date del G7 a Pescara dove arriveranno i ministri dei Paesi del G7, Paesi complici del genocidio a Gaza. Sarà bene scendere in piazza per chiedere pace, trattativa e cessate il fuoco”.

“Per essere una catena umana organizzata in 48 ore mi sembra una buona risposta quella di Pescara – ha detto Acerbo a proposito dei quasi 300 partecipanti – Spero che saremo ancora di più in occasione del G7, che tutto l’Abruzzo scenda in piazza, tutte le persone di sentimenti di pace, a prescindere dalle convinzioni politiche”.

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