
Città Sant’Angelo. “Un passo avanti straordinario per l’inclusione e l’autonomia delle persone con disabilità”. Questo il commento del consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Leonardo D’Addazio, nel corso della conferenza stampa tenutasi ieri in Consiglio regionale a Pescara, per presentare ufficialmente il progetto “Autonoma-Mente – Lelù”.
L’iniziativa, promossa dal Comune di Città Sant’Angelo, con la collaborazione dell’azienda Xera Srl, mira a favorire l’autonomia e l’integrazione sociale di giovani adulti con disabilità, attraverso percorsi individualizzati e progetti di inserimento lavorativo.
Alla conferenza stampa hanno partecipato, oltre al consigliere regionale Leonardo D’Addazio, il sindaco di Città Sant’Angelo Matteo Perazzetti, il vicesindaco Lucia Travaglini, e Michela D’Amelio in rappresentanza di Xera, attività d’impresa riconosciuta per il suo approccio innovativo nel settore della sostenibilità e inclusione sociale.
“Lelù rappresenta il meglio di ciò che le istituzioni possono fare per il bene della comunità – ha proseguito D’Addazio – unisce il Comune, la Regione e il tessuto imprenditoriale in una sinergia virtuosa che guarda al futuro, offrendo opportunità concrete per migliorare la vita delle persone con disabilità e delle loro famiglie”.
“Il progetto è composto dalle iniziali dei promotori, Leonardo e Lucia – ha precisato Travaglini – si pone delle importanti mission etico-sociali, è reso possibile grazie al cofinanziamento regionale e comunale e si articola in diverse fasi, mirate al potenziamento delle abilità personali e sociali dei partecipanti, con un approccio flessibile e calibrato sulle esigenze di ciascun utente. Grazie alla collaborazione con Xera Srl, si prevede anche l’inserimento lavorativo in un contesto innovativo che coniuga, appunto, sostenibilità e inclusione”.
“Un percorso che non solo promuove la formazione e l’autonomia ma che restituisce dignità e ruolo attivo nella società – ha commentato Perazzetti – e conferma quanto il territorio di Città Sant’Angelo sia particolarmente sensibile a tali tematiche, non a caso siamo stati tra i primi comuni a parlare di empatia e di formazione delle nuove generazioni, con tanto di corsi mirati nelle scuole. Riuscire a portare a compimento un altro progetto di inclusione, anche lavorativa, è motivo di grande orgoglio”.
“Progetti come questi – ha concluso D’Addazio – sono la dimostrazione di quanto la nostra regione possa essere un esempio di innovazione sociale, e con il sostegno della Regione Abruzzo, che ha attribuito un finanziamento iniziale di 15mila euro – che tutto è tranne che un contributo mancia – sono onorato di poter rendere pienamente realizzabile un’idea progettuale che punta ad elevare il livello di inclusività sul nostro territorio”.