
Pescara. Prosegue la polemica a Pescara per il rincaro delle tariffe per la refezione scolastica deciso dal Comune: le famiglie continua a protestare e un Consiglio Comunale straordinario aperto al pubblico è stato indetto sul tema il prossimo 20 marzo alle ore 15:30.
Intanto l’assessore all’Istruzione Valeria Toppetti è stata ascoltata dalla Commissione Controllo e Garanzia per affrontare un ulteriore aspetto critico della vicenda: la scomparsa dei crediti prepagati dalle famiglie sulla piattaforma eCivis, per il pagamento dei pasti, con il passaggio del servizio dalla Serenissima alla Elior.
“Molti genitori si sono ritrovati, dall’oggi al domani, senza più la disponibilità delle somme regolarmente versate per il servizio di refezione scolastica – denuncia il Presidente della Commissione, Paolo Sola (M5S) – e di fronte alle numerose segnalazioni, il Comune si è limitato a lavarsene le mani sostenendo che, trattandosi di un rapporto diretto tra il cittadino e la ditta appaltatrice, si tratterebbe di questione privatistica nella quale non ha la competenza per entrare. Una posizione inaccettabile, ribadita in Commissione dall’assessore Valeria Toppetti, che conferma la superficialità di questa amministrazione rispetto all’intera vicenda”.
“Nessuna assunzione di responsabilità, nessuna soluzione concreta: solo un indirizzo e-mail pubblicato sul sito istituzionale e fornito dalla Serenissima, tramite il quale ogni famiglia dovrebbe autonomamente richiedere il rimborso, con un sistema senza alcun valore legale e alcuna garanzia di ottenere quanto dovuto. Tra l’altro, tramite una comune mail ordinaria – spiega Sola – eventuali malintenzionati potrebbero chiedere il rimborso di somme spettanti ad altri non essendoci alcun tipo di trasparenza o tracciabilità. Un metodo improvvisato che lascia i cittadini soli di fronte a un problema causato dalle scelte volute dall’amministrazione Masci e non certo dalle famiglie. Abbiamo chiesto con forza che il Comune intervenga per tutelare i cittadini, evitando che, oltre all’ingiusto aumento delle tariffe, subiscano anche la beffa di perdere il denaro già versato.
“L’amministrazione deve agire con determinazione – incalza Paolo Sola – o assicurandosi che i crediti residui vengano trasferiti dalla Serenissima alla Elior, o mettendo a disposizione un sistema chiaro, trasparente e accessibile a tutti per il rimborso immediato delle somme”.
“Tutte le famiglie che hanno già pagato in anticipo le tariffe delle mense scolastiche alla società Serenissima”, chiarisce l’assessore, “potranno chiedere il relativo rimborso semplicemente mandando una mail all’indirizzo refezione.pescara@grupposerenissima.it. La procedura da seguire è già stata pubblicata sulla piattaforma pescara.ecivis.it e anche sul sito del Comune di Pescara. Nel frattempo l’amministrazione comunale sta continuando a lavorare con gli uffici per individuare ulteriori ed eventuali misure migliorative rispetto alle soluzioni già attuate in favore delle famiglie in pieno spirito di collaborazione”.
“Ora, il Comune – ha detto l’assessore – ha chiesto alla Serenissima la cessione del credito maturato in favore della subentrata Elior, ovvero il trasferimento delle somme dal vecchio al nuovo gestore, ma la cessione del credito non è legge, è una scelta della società che ha lasciato il servizio, dunque la Serenissima aveva la facoltà di farlo, non l’obbligo. E nel caso specifico la società ha scelto di rimborsare autonomamente e direttamente le famiglie”.
Per quanto riguarda le tariffe rincarate “stiamo continuando a lavorare con gli uffici sulla tematica, anche in vista del Consiglio comunale straordinario del 20 marzo prossimo – ha aggiunto l’assessore Toppetti -, ma nel frattempo possiamo confermare che le famiglie potranno presentare l’Isee per identificare con precisione la fascia reddituale di appartenenza e, di conseguenza, la tariffa da pagare per la mensa. Una volta che anche tale procedura sarà completata, i genitori che nel frattempo avranno pagato una somma superiore rispetto al dovuto, potranno chiedere il relativo rimborso”.