Pescara. Diffusa oggi la consueta analisi annuale effettuata dall’Ufficio Studi della Confcommercio Nazionale che ha certificato la scomparsa di oltre 110mila attività di commercio al dettaglio negli ultimi dieci anni in Italia: nel solo Comune di Pescara nel medesimo periodo hanno chiuso oltre 300 attività rispetto alle quasi duemila attive nel 2012.
“Si tratta di un dato che certifica un fenomeno preoccupante e purtroppo ben noto che va necessariamente arrestato con politiche mirate per evitare la cosiddetta desertificazione commerciale dei centri cittadini”, afferma il presidente della Confcommercio di Pescara, Riccardo Padovano, che esorta a “agire con immediatezza per preservare il cosiddetto commercio di prossimità che ha un inestimabile valore sociale in quanto rappresenta un presidio di vivibilità, sicurezza, attrattività e servizio per i cittadini”.
A livello nazionale Confcommercio ha lanciato il progetto Cities finalizzato all’implementazione di progetti di rigenerazione urbana in grado di rilanciare i centri cittadini come luoghi della socialità e del commercio: “Ma non basta, occorre anche l’intervento della politica regionale attraverso una legge che promuova e finanzi la nascita dei Distretti del Commercio”, rilancia Padovano, “Da anni sosteniamo che quella dei Distretti del Commercio rappresenti l’unica strada per avviare una valorizzazione territoriale innovativa e integrata in cui il commercio deve agire come efficace fattore di aggregazione in grado di attivare dinamiche economiche, sociali e culturali.
“Abbiamo inserito la proposta di una legge regionale per i Distretti del Commercio nel documento programmatico che la nostra associazione ha consegnato in questi giorni ai Candidati alla Presidenza della Regione Abruzzo. Siamo fiduciosi che nella prossima legislatura regionale vedrà finalmente la luce una legge al riguardo che i dati diffusi oggi rendono quanto mai necessaria e indifferibile”, conclude.