Cominciato questa mattina, davanti ai giudici della Corte d’Assise a Chieti, il dibattimento sull’omicidio di Walter Albi e il ferimento di Luca Cavallito dopo l’agguato che si è consumato al Bar del Parco a Pescara il primo agosto 2022.
Sul banco dei testimoni, il capo della Squadra Mobile di Pescara Gianluca Di Frischia, primo test d’accusa al processo, che ha ricostruito le indagini avviate il giorno della sparatoria, con riferimento anche alle riprese delle telecamere.
L’agenzia Ansa riporta la ricostruzione di Di Frischia. “Sono le 19.15 del primo agosto, Walter Albi e Luca Cavallito arrivano al Bar del Parco, si sistemano in un tavolo nel dehor del locale, Cavallito entra nel bar messaggia con qualcuno e poi, verosimilmente fa delle ordinazioni, dai comportamenti si evince che i due stanno aspettando qualcuno, vengono aggiunte delle sedie intorno al tavolo e quando arrivano le pizze, alle 19.51, i due non le toccano, anzi Cavallito le fotografa e manda un messaggio come a comunicare ad ignoti che le pizze sono pronte. Intanto alle 19.52, dalle telecamere, il primo passaggio di uno scooter con a bordo un uomo con un giubbotto nero, un casco, ed un paio di guanti bianchi, dopo un paio di giri, parcheggia lo scooter, un X Max Yamaha, con le 4 frecce inserite e si dirige verso il dehor, qui, appena vede i due, dalla parte laterale da Via Ravasco, la prima scarica di colpi, ben 4, poi entra si avvicina e spara due colpi su Albi e altri due su Cavallito e si da alla fuga. Ricostruito anche l’itinerario della fuga, da Via Ravasco fino all’ingresso dell’Asse Attrezzato ai Colli per uscire poi all’aeroporto ed imboccare Via Fontanelle”.