Pescara. E’ stata chiesta una proroga per la consegna dei risultati sull’autopsia sulla salma di Christopher Thomas Luciani, il 16enne ucciso a coltellate il 23 giugno scorso in un parco del centro di Pescara.
Scadevano ieri, infatti, i termini concessi al consulente alla Procura minorile dell’Aquila ma, come riferisce il quotidiano Il Messaggero, dagli avvocati difensori dei due giovani accusati dell’omicidio è trapelata l’informazione circa la richiesta della proroga.
Dall’autopsia si dovrebbe risalire a chi, in base alle caratteristiche dei colpi inferti correlate a quelle fisiche dei due ragazzi accusati, avrebbe sferrato le coltellate fatali sulle 25 complessivamente rinvenute sul corpo del ragazzino.
L’esame autoptico, però, è stato definito “lungo e complesso”, durato quasi 6 ore, e dal quale, come da prime indiscrezioni, emergerebbe il riscontro di lesioni su entrambi i polmoni, che hanno provocato uno shock emorragico irreversibile.
Si attende, inoltre, anche che venga depositata la perizia sui 6 cellulari appartenenti al gruppetto di ragazzi presenti quella tragica domenica nel parco Baden Powel; tra questi, oltre ai 2 presunti assassini, un testimone chiave e altri 3 coteanei.
Dalla scorsa settimana, invece, sono stati avviati anche i laboratori di Genetica forense della polizia scientifica di Roma per stabilire che contatti ci siano stati tra i 2 ragazzi e per confermarne la presenza sul luogo del delitto. Al vaglio anche la comparazione delle tracce di Dna prelevate sulla vittima, sui vestiti, sulle scarpe e sullo zainetto sequestrati ai ragazzi coinvolti nell’omicidio.