Penne. Questa mattina, assieme al segretario del circolo Pd di Penne Luciano Procacci, il consigliere regionale Antonio Blasioli si è recato all’ospedale San Massimo per verificare lo stato di avanzamento dei
lavori di riqualificazione, finanziati con un investimento complessivo di 16.2 di euro finalizzato a restituire al nosocomio la sua piena efficienza.
“Dobbiamo tuttavia registrare che nei blocchi B4 e B8 gli interventi non sono ancora iniziati, in quanto sono in corso al momento solo dei lavori propedeutici allo spostamento del laboratorio analisi e della farmacia,
che dovrebbero terminare tra una ventina di giorni”, riferisce Blasioli, “Solo a quel punto potrà essere perfezionato il trasferimento dei due servizi, e quindi potranno essere finalmente avviati i lavori sui due blocchi in
questione, attesi da interventi sostanziali di ampliamento e adeguamento dei locali”.
“La consegna dei lavori è avvenuta il 21 settembre 2023”, ricorda il dem, “e un paio di settimane più tardi il cantiere è stato inaugurato in pompa magna alla presenza del Presidente Marsilio. A distanza di quasi
un anno siamo dunque costretti a prendere atto dell’enorme ritardo dei lavori. Gli interventi più rilevanti infatti non sono neanche cominciati ed è evidente che il completamento degli stessi, previsto da cronoprogramma
per settembre 2025, sia solo un’illusione. Un ritardo inconfutabile che si somma a quello ancor più grave accumulato negli anni, dato che i fondi – reperiti dal fondo per l’edilizia sanitaria di cui alla
legge 205/2017 e intercettati dal precedente governo regionale di centrosinistra – erano disponibili dal 2017”.
“Oggi, a parte il lavoro citato, non abbiamo visto un solo mattone spostato per i servizi di lungodegenza, blocco operatorio, chirurgia generale, ginecologia, otorino-Laringoiatra, day surgery e la traumatologia”, conclude il consigliere regionale, “Come se non bastasse ad oggi non sono stati ancora reintegrati i 12,5 milioni che sempre il centrosinistra aveva destinato al San Massimo e che la Giunta Marsilio l’anno scorso, alla chetichella, ha dirottato verso altri ospedali della regione. Se questi fondi non verranno reintegrati i lavori sui blocchi ospedalieri B4 e B8 non potranno essere completati”.