Pescara. “Parcheggi che mancano. Cantieri che faticano a chiudere, ben oltre i tempi promessi. Mercati per gli ambulanti in cerca di una sede non precaria”: per Cna Artigiani Imprenditori d’Italia provinciale si tratta di “un tris di emergenze poco invidiabile per la città di Pescara, provocando disagi alle attività produttive, commercio e artigianato nel cuore dell’estate”.
“Non è possibile navigare a vista su temi chiave come questi – dice il direttore provinciale di CNA
Artigiani Imprenditori d’Italia, Luciano Di Lorito – perché le imprese devono poter contare su certezze, con la programmazione di tempi e modi degli interventi che finiscono per condizionare inevitabilmente le diverse attività produttive cittadine. Si comprende allora perché nascano comitati spontanei di esercenti, cui esprimiamo la nostra solidarietà, che scendono in piazza esasperati anche perché manca un’efficace comunicazione istituzionale in tal senso”.
“Su diversi dossier posti all’ordine del giorno dell’opinione pubblica – prosegue – commercianti e artigiani si trovano a fare i conti con decisioni prese last minute, che il buon senso avrebbe voluto e dovuto immaginare prese per tempo. Così, sebbene l’annuncio dato ieri sul reperimento di circa 400 nuovi posti auto nella zona centrale sia una buona notizia, è incredibile che tutto ciò avvenga dopo mesi di apertura di cantieri che hanno sottratto da tempo centinaia di posti. Con il risultato che alcuni momenti clou della stagione del commercio,
come i saldi estivi, avvengano mettendo a disagio la clientela”.
“Discorso analogo – dice ancora Di Lorito – riguarda lo stato di alcuni cantieri del centro città. Fuori discussione il nostro apprezzamento sulla necessità di manutenzione ordinaria e straordinaria, quello che mette in difficoltà il mondo produttivo è la mancanza di certezze sui tempi di ritorno alla normalità, come nel caso della via più centrale di Pescara, corso Umberto. E questo non va bene, perché la vetrina della città non può restare ancora così”.
Ultimo capitolo, i mercatini degli ambulanti delocalizzati in seguito alla chiusura dell’ex strada parco: “E’ naufragata anche la soluzione di via Spiga, dove sono rimasti in pochi, perché già dall’inizio era parsa soluzione sbagliata ma nessuno ci ha voluto ascoltare”. In generale, Di Lorito torna a invocare con l’amministrazione comunale un metodo di ascolto preventivo con il mondo che rappresenta le imprese: “Le associazioni del settore sono spesso sentite solo a cose fatte. Torniamo a chiedere di essere ascoltati preventivamente e non a cose fatte”.