Pescara. La bonifica delle aree di risulta di Pescara, propedeutiche all’avvio del maxi-intervento di riqualificazione da 16milioni di euro, richiederà almeno 6 mesi di tempo per la rimozione chirurgica di circa 30mila metri cubi di rifiuti inquinanti.
A eseguire l’intervento dovrà essere necessariamente un’impresa altamente specializzata nel trattare i materiali di risulta a rischio.
“Fortunatamente, come emerso dai carotaggi, non si tratta di smaltire l’intero quantitativo, ma solo una frazione, mentre la restante parte potrà essere riutilizzata tra gli inerti. A rivelarlo è stata l’ingegnere Giovanna Brandelli, responsabile della progettazione e delle operazioni, nel corso della seduta della Commissione. A questo punto occorre necessariamente attendere gli esiti del secondo bando di gara già in pubblicazione e poi seguiremo passo passo la procedura”: a riferirlo è il presidente della Commissione Ambiente del Comune, Ivo Petrelli, ufficializzando l’esito della Commissione che ha visto la presenza dell’ingegner Brandelli, del sindaco Carlo Masci e del Presidente del Consiglio regionale Lorenzo Sospiri.