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Pescara

Pescara, palazzi “compromessi” per le demolizioni in via Lago di Borgiano

Sayonara Tortoreto

Pescara. Il centrosinistra di Pescara interviene polemico su quanto sta avvenendo in Via Lago di Borgiano, dovea fine giugno 2022 l’Ater ha dato il via alle operazioni di demolizione dei tre palazzi ai civici 14-18-22, per i quali dal 2016 esisteva un’ordinanza di sgombero a causa della sussistenza di gravi carenze strutturali.

“L’abbattimento è stato effettuato con fondi, pari a circa 12 milioni di euro, intercettati grazie al lavoro della precedente Giunta Regionale di centrosinistra e della Protezione Civile”, spiegano il Consigliere Regionale Pd Antonio Blasioli e i gruppi consiliari PD, Sclocco Sindaco, e Città Aperta, “La Regione e l’Ater tuttavia hanno deciso di non ricostruirli, preferendo di conseguenza destinare al Comune parte delle risorse per la realizzazione, in luogo dei palazzi demoliti, di una piazza e per la riqualificazione del Parco della Speranza”.

I lavori, avviati il 29 giugno 2022, avrebbero dovuto concludersi entro 180 giorni: “Tuttavia, quando ormai sono trascorsi oltre 400 giorni, se è vero che i tre palazzi sono stati demoliti, non tutti gli stabili oggetto dell’intervento sono stati ripristinati”, insistono dal centrosinistra, ” Per procedere alla demolizione infatti si è reso necessario intervenire anche sui palazzi attigui a quelli abbattuti, che tutt’ora risultano compromessi. Privati del cappotto e dell’intonaco esterno, questi si presentano difatti con i mattoni forati a vista e, a causa dell’assenza di un sistema di isolamento termico, in estate gli inquilini sono costretti a patire un caldo asfissiante e in inverno invece un freddo penetrante e a distanza di un anno le famiglie sono sempre più esasperate. Dopo aver convissuto a lungo con il timore di possibili cedimenti e crolli dei palazzi pericolanti – senza dimenticare le criticità legate ai tentativi di sciacallaggio e al degrado seguiti allo sgombero -, gli inquilini in questione non meritano questo ulteriore disagio”.

Viene inoltre sottolineato “il ritardo del Comune sulla riqualificazione del “vuoto urbano” lasciato dalla demolizione. Infatti, sebbene la procedura di variante urbanistica approvata dal Consiglio Comunale si sia conclusa lo scorso aprile, ad oggi non ci sono ancora notizie sull’avvio della gara per l’affidamento dei lavori”.

“Il centrodestra aveva due opportunità per cambiare radicalmente il volto di questa zona, ma le ha sprecate entrambe – affermano i consiglieri comunali Stefania Catalano, Francesco Pagnanelli e Marinella Sclocco -. In via Lago di Borgiano si è deliberatamente scelto di realizzare una piazza che si dimostrerà una landa assolata e desolata, mentre sarebbe stato il caso, come avevamo chiesto, di dislocare qui dei servizi per la collettività, realizzando un asilo o la casa di comunità. Per quanto riguarda il ferro di cavallo si è optato invece per la ricostruzione in piccolo dello stabile che ha rappresentato per anni il fortino della criminalità. In campagna elettorale questa Amministrazione si è spesso soffermata sulla sicurezza e la lotta al degrado, ma il fallimento è sotto gli occhi di tutti”.

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