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Pescara

Pescara: “Perché il filobus è sparito dalla circolazione?”

Sayonara Tortoreto

Pescara. “Qualcuno ha visto in giro il filobus?”: è la domanda, tanto retorica quanto polemica, che avanza Ivano Angiolelli, rappresentante del comitato Strada Parco Bene Comune.

“Il 10 gennaio scorso”, ricorda Angiolelli in un post sulla pagina Facebook del comitato, “il sindaco di Pescara ha sfrattato in tutta fretta l’apprezzato mercato della Strada parco, ha fatto costruire a Tua spa una chicane di Formula 1 in viale Bovio, ha disegnato la segnaletica stradale a casaccio, ha messo a dimora un po’ di piantine sempreverde per nulla compensative sull’aiuola centrale e ha sincronizzato sul rosso fisso i semafori che insistono a centinaia sulle 19 intersezioni a raso incompatibili per il trasporto rapido di massa. Il tutto, funzionale alle prove su strada dei malcapitati aspiranti filovieri incaricati di conseguire l’abilitazione alla guida del filobus”.

“Dopo qualche fugace apparizione inquietante sulle corsie ridotte della Strada parco e sulle strade strette di Montesilvano e Pescara”, incalza l’esponente No-Filovia, “del jumbo-filobus si sono perse le tracce: fatte salve le ripetute soste prolungate alla centralina di ricarica che insiste davanti al parcheggio del Tribunale in via Antonio Lo Feudo”.

“Perché il filobus è sparito dalia circolazione?”, chiede, allora, Angiolelli, che evidenzia le “bocche cucite nella sede legale di Via San Luigi Orione, in verità da sempre mal disposta alla trasparenza dovuta nella comunicazione istituzionale” e “nessuna notizia neppure dalla Regione Abruzzo, titolare del procedimento, né da Palazzo di Città, parte gravemente lesa dall’appaltatore inadempiente”.

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