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Pescara

Pescara, via Trieste: “Il calvario della mulattiera del centro”

lOCATELLI

Pescara. Via Trieste, arteria principale di collegamento tra corso Vittorio Emanuele e il mare, “ridotta a una mulattiera nel centro di Pescara”.

Così la definisce Massimiliano Di Pillo, capogruppo della lista Pettinari Sindaco in consiglio comunale, che ne ricostruire le sorti: “Nel 2018 con 840mila euro, la giunta Alessandrini riqualificò via Trieste, un lavoro infinito chiuso mestamente dopo mesi e mesi di lavoro, con un avanzamento di circa 75 centimetri al giorno. Dopo l’inaugurazione del 23 febbraio del 2019 e polemiche bipartisan, la successiva giunta Masci1 completò il restyling, e l’allora assessore Luigi Albore Mascia inserii tutto ciò che la politica aveva dimenticato definendo le problematicità che i cittadini nel frattempo avevano evidenziato. Neppure pochi mesi dopo inizia il calvario di questa importante strada, identificando due punti dove il mattonato utilizzato incomincia a sfaldarsi, visto l’inesistente strato di materiale che possa rendere più rigida la parte carrabile, producendo nel giro di poco una vera e propria voragine. Molti pezzi dello stesso mattonato, hanno incominciato a staccarsi dalla pavimentazione e a sgretolarsi spargendosi sulla stessa carreggiata, ampliando sempre più la buca, che nel frattempo si è visibilmente allargata occupando altri spazi limitrofi alla buca principale. Tutto questo finora fortunatamente ha provocato solo la rottura di una gomma del proprietario di un locale di ristorazione vicino alla stessa buca, salvando pedoni e alunni che quotidianamente percorrono quel tratto di strada o che in auto percorrono la stessa Via Trieste”.

“Ormai da 6 anni vede quello che sarebbe dovuto diventare un salotto della città una vera e propria mulattiera, con pezzi della stessa pavimentazione sparsi in ogni dove, in attesa di una manutenzione che non vede ad oggi neppure l’idea di una progettualità, nonostante almeno sei mie sollecitazioni prima da semplice cittadino, e successivamente da Consigliare Comunale”, insiste Di Pillo che conclude: “Neppure un mio intervento incisivo e ficcante nell’ultimo Consiglio Comunale sembra aver svegliato l’amministrazione e i propri componenti politici nonché il delegato ai Lavori pubblici incapace finora di rispondere a tale criticità”.

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