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Pescara

Piano anti barriere architettoniche Pescara: “Documento vuoto”

Pescara. Partirà oggi pomeriggio a Pescara l’ultimo consiglio comunale del mandato 2019-2024, con una maratona di 3 giorni.

E anche in coda, il Movimento 5 Stelle promette battaglia all’amministrazione Masci con la delibera per l’approvazione del Piano di Eliminazione delle Barriere Architettoniche (PEBA), contestando duramente la proposta: “Un documento vuoto che è ancora lontano dall’essere un vero piano di abbattimento delle barriere architettoniche – commenta il capogruppo M5S Paolo Sola – ma molto più vicino ad una meschina operazione elettorale che cerca di strizzare l’occhio al mondo della disabilità e che servirà solo al Sindaco Masci per mettersi l’ennesima medaglia al petto”.

“Il PEBA dovrebbe contenere una reale mappatura di tutte le criticità presenti sul territorio, l’indicazione degli interventi necessari a rimuoverle e una quantificazione precisa degli investimenti necessari per rendere tutti gli spazi e gli edifici pubblici davvero accessibili e fruibili, non soltanto alle persone con disabilità motorie, sensoriali e cognitive, ma anche ad anziani e bambini”, incalza Sola, “Tutto questo manca nel documento prodotto dalla Giunta Masci: 250 pagine che ripercorrono il contesto normativo che disciplina il PEBA e in cui l’unico elemento vagamente concreto presente è una scheda di rilievo tecnico, cioè lo strumento che materialmente dovrebbero utilizzare in futuro altri tecnici, ancora da individuare, per effettuare la mappatura puntuale del territorio. Praticamente l’ennesimo passaggio intermedio di un percorso che è ancora ben lontano dal traguardo, nonostante tutto il tempo trascorso e le risorse stanziate”

“Già la legge regionale del 2008 aveva introdotto l’obbligo per tutte le amministrazioni comunali di dotarsi di un piano di abbattimento delle barriere architettoniche come criterio generale per poter accedere a qualunque contributo regionale – aggiungono i consiglieri Massimo Di Renzo e Marco Romano – senza che fossero, però, indicati termini precisi o particolari sistemi di controllo. Sistemi invece inseriti dalla nuova legge di gennaio 2024 che ha fissato un termine ultimo per l’adozione dei PEBA al 31 dicembre 2024 e ha introdotto un vero e proprio registro telematico al fine di monitorare l’adozione dei piani da parte dei Comuni, con l’indicazione però che questi siano dotati di un cronoprogramma degli interventi e l’ammontare delle risorse stanziate per realizzarli. Tutti elementi che nel PEBA proposto dalla Giunta Masci mancano, e – concludono i pentastellati – che potrebbero quindi portarci all’arrivo di un commissario ad acta per la redazione d’ufficio di un piano vero e proprio e, soprattutto, all’impossibilità di accedere a qualunque contributo regionale”.

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