
Pescara. Questa mattina è tornata a riunirsi la Commissione Controllo e Garanzia del Comune di Pescara, presieduta dal capogruppo M5S Paolo Sola, per fare il punto sul progetto di riqualificazione della Riserva Dannunziana.
“A due settimane dalle dichiarazioni apparse sulla stampa locale, che annunciavano un presunto progetto avanzato per il restauro della pineta, scopriamo oggi che la realtà è ben diversa e desolante”, afferma Sola, “quanto emerso stamattina è sconcertante, altro che progetto pronto, quello che è stato effettivamente redatto non è altro che un DIP (Documento di Indirizzo alla Progettazione), un atto puramente amministrativo privo di contenuti tecnici o dettagli concreti. Un documento ancora in attesa di approvazione da parte della Giunta, che non apre a nessun intervento imminente, ma rimanda tutto a una futura e ipotetica fase progettuale della quale, ad oggi, non esiste nemmeno l’ombra né tantomeno certezza dei finanziamenti, che dovrebbero arrivare dalla Regione”.
“È inaccettabile e vergognoso – incalza Sola – che a quasi quattro anni dal devastante incendio del 1° agosto 2021 non vi sia ancora alcuna idea concreta, nessuna pianificazione seria, nessuna regia chiara su come restituire alla città il suo più importante patrimonio arboreo. Un patrimonio che continua ad essere ignorato, svilito, calpestato”.
Dubbi e confusione sono emersi, infatti, anche rispetto alla direzione di quella che dovrà essere la futura progettazione. “Si continua a coinvolgere i tre saggi individuati dall’amministrazione, il dott. Febbo, il dott. Savini e il prof. Pirone, e ad approfittare della loro disponibilità fornita a titolo gratuito senza però recepire le loro indicazioni – prosegue Paolo Sola – come già accaduto con la prima fase del restauro, quella dell’esbosco. Una fase cruciale, che i tre esperti avevano raccomandato di affrontare con la massima cautela, e che invece si è tradotta un anno fa in uno scempio ambientale: oltre il 60% della rigenerazione naturale spontanea è andata distrutta, a causa di una gestione superficiale e dissennata. E oggi, dopo tutto questo tempo, ci troviamo ancora con le mani vuote, senza un progetto, senza una direzione, senza una guida”.
“A rendere tutto ancora più inaccettabile è l’assenza dell’assessore Cristian Orta, che ha disertato la Commissione e non ha fornito alcuna spiegazione, né sui tempi né sulle modalità con cui l’amministrazione Masci intenda procedere. Un’assenza che sa di fuga dalle proprie responsabilità – conclude Paolo Sola – e che conferma l’approccio indifferente e inadeguato con cui il centrodestra continua a trattare una ferita aperta nel cuore verde della città. I cittadini meritano risposte concrete e non i soliti annunci privi di contenuto, il futuro della Riserva Dannunziana si scrive oggi e non lo si può fare con questo atteggiamento superficiale”.