Pescara. “Sono mesi che i cittadini affetti da celiachia continuano a segnalarmi le difficoltà riscontrate nell’acquisto di alimenti specifici presso la grande distribuzione. Diversi supermercati infatti non accettano i buoni su tessera sanitaria erogati dalla Asl di Pescara, costringendo molti celiaci a rivolgersi ad esercizi commerciali che applicano prezzi più alti, con inevitabili ripercussioni sul bilancio familiare”.
A riferirlo è il vice presidente del consiglio regionale, Antonio Blasioli, che “a tal proposito lo scorso 6 novembre avevo inviato una lettera all’assessore Verì e al Dipartimento Sanità per sollecitare una rapida risoluzione del problema. La replica è arrivata solo due giorni fa: i disagi sono dovuti essenzialmente al sistema attualmente in uso, che, essendo basato sulle convenzioni che i singoli negozi stipulano con le singole Asl, finisce per favorire difformità e contraddizioni, come il fatto ad esempio che un punto vendita possa stipulare una convenzione
con una Asl e non con un’altra. Problema che interessa ad esempio i cittadini pescaresi, i quali quando si recano presso la grande distribuzione di San Giovanni Teatino per l’acquisto di alimenti specifici si vedono rifiutati i buoni in quanto non erogati dalla Asl di Chieti.
“Mi è stato inoltre riferito”, prosegue il consigliere PD, “che, al fine di risolvere la problematica, con la DGR del 28 febbraio 2023 la Regione Abruzzo ha scelto di adottare un nuovo sistema finalizzato a semplificare e uniformare le modalità di erogazione dei prodotti per celiaci, la cui entrata in vigore tuttavia è in stand-by a causa di alcune problematiche sul sistema informatico regionale che impediscono il caricamento dell’anagrafica dei pazienti. Ora, da quella delibera di Giunta sono trascorsi quasi due anni, un ritardo intollerabile per famiglie che contano al proprio interno fino a tre figli celiaci e per rifornirsi dei prodotti necessari arrivano a spendere una fortuna.
“All’Assessore Verì rivolgo tre semplici domande”, incalza Blasioli: “Sono stati risolti i problemi informatici? A che punto è l’adozione della nuova piattaforma, peraltro più costosa per la nostra regione? Quanto tempo ancora dovranno aspettare questi cittadini prima di poter utilizzare i buoni a cui hanno diritto dove meglio
credono e dove soprattutto risulta più conveniente?”.