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Processo Rigopiano: la Procura deposita il ricorso in Appello

La Procura Generale presso la Corte d’Appello dell’Aquila ha depositato il ricorso in Cassazione sulla sentenza relativa al disastro di Rigopiano.

Da una prima lettura del ricorso, la Procura chiede alla Cassazione di rivedere le parti della sentenza che hanno portato alla assoluzione degli imputati, specialmente per quello che riguarda le ipotesi della prevedibilità del rischio e della prevenzione della tragedia.

La sentenza di Corte d’Appello si era puntualizzata soprattutto sulla gestione dell’emergenza post valanga: secondo la Procura non sarebbe stata affrontata adeguatamente invece la parte relativa al reato di disastro colposo, ossia alla gestione della Carta Valanghe, le responsabilità della Regione Abruzzo o del datore di lavoro.

Il 14 febbraio scorso la Corte d’Appello aquilana presieduta da Aldo Manfredi aveva emesso la sentenza di assoluzione per 22 persone e di condanna per 8: tra questi l’ex prefetto Provolo e il dirigente Bianco il primo per omissione di atti d’ufficio e falsità ideologica, il secondo per falso.

La sentenza aveva confermato le condanne di primo grado per il sindaco di Farindola Ilario Lacchetta, il dirigente della Provincia di Pescara Mauro Di Blasio, il tecnico Giuseppe Gatto, l’ex gestore del resort Bruno Di Tommaso, e il tecnico comunale Enrico Colangeli.

La valanga che travolse l’hotel il 17 gennaio 2017 provocò 29 morti.

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