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Pescara

Processo Rigopiano, partono le arringhe: “A D’Incecco non arrivò il bollettino meteo”

Sayonara Tortoreto

Pescara. Nuova udienza, stamattina in Corte d’Appello a L’Aquila, per il processo di secondo grado sulla tragedia dell’Hotel Rigopiano.

Dinanzi al Presidente del collegio dei giudici Aldo Manfredi e in presenza dei Pm pescaresi Andrea Papalia e Anna Benigni, applicati per l’occasione al Tribunale dell’Aquila, hanno preso il via le arringhe degli imputati condannati in primo grado, in particolare il Dirigente della Provincia Paolo D’Incecco.

Il suo legale Gianfranco Iadecola ha chiarito la posizione di D’Incecco precisando che “abbiamo sostenuto che D’Incecco, alla luce delle sue conoscenze, alla luce del fatto che la Provincia non aveva elaborato piani di emergenza e di previsione, alla luce del fatto che, in base alla riforma, avesse perso le competenze in materia di Protezione Civile, ma soprattutto alla luce del fatto che non gli fosse arrivato il bollettino Meteomont, non era nelle condizioni di prefigurare un evento di simile portata”.

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