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Pescara

Pronto soccorso Pescara: “Fino a 160 persone e 300 ore di attesa”

lOCATELLI

Pescara. “Per avere un posto letto un paziente dovrebbe attendere al massimo 12 ore, nel pronto soccorso di Pescara, invece, si sono registrati decine di casi in cui i pazienti sono rimasti ammassati per giorni, qualcuno addirittura per 300 ore, al punto da essere dimesso senza nemmeno passare dal reparto, in ambienti non pensati per il ricovero e dotati di un solo bagno”.

Il vice presidente del consiglio Regionale, Antonio Blasioli, torna a sottolineare le criticità relative al pronto soccorso pescarese: “Pazienti dislocati per giunta su barelle di fortuna, senza alcuna privacy, senza un campanello per poter chiamare gli infermieri, senza l’ossigeno accanto, senza travi testaletto, senza poter contare nemmeno sul conforto dei propri cari, dato che l’accesso a questi spazi improvvisati è limitato ad una sola ora alla sera, anche nel caso di persone di anziane e non autosufficienti. Condizioni che con ogni evidenza minano il diritto alla salute e finiscono anche per vanificare l’encomiabile abnegazione del personale sanitario, costretto a lavorare in un contesto caotico che metterebbe a dura prova perfino la lucidità di un robot”.

Richiamare l’attenzione “del Governo regionale, del presidente Marsilio e dell’assessore Verì, sollecitando il loro intervento su quella serie di concause che determinano il sovraffollamento dei Pronto Soccorso e si ripercuotono su chi ci lavora”, il consigliere Pd sottolinea un dato numerico: “Nonostante abbia meno abitanti, la Provincia di Pescara registra lo stesso numero di accessi al Pronto Soccorso di quella di Chieti, dove però i pazienti possono scegliere tra i PS di Chieti, Vasto o Lanciano e Ortona, e tra questi ben tre sono dislocati all’interno di ospedali Dea di primo livello. Un quadro radicalmente diverso da quello della Provincia pescarese, dove, benché vengano accolti anche pazienti di altre province, il Santo Spirito è l’unica sede di Dea di primo livello, mentre Penne e Popoli sono ospedali di base, o almeno presunti tali.

“Nei tre Pronto Soccorso pescaresi si sono ospitate fino a 160 persone”, insiste Blasioli, “è il dato che viene fuori per esempio il 27 dicembre 2024. In totale stazionavano 160 persone nei Pronto Soccorso di Pescara, Penne e Popoli. Ieri sera 4 febbraio alle 22.30 erano ospitati 91 pazienti mentre nello stesso orario nella Asl di Chieti ma su 77 pazienti tra tutti i Pronto Soccorso e a Teramo erano 74 su tutti i Pronto Soccorso. Parliamo di province che hanno dai 4 agli 5 ospedali con Pronto Soccorso. Occorrerebbe quindi operare delle scelte di efficientamento ma, stando a quanto rivelato dal manager Michitelli, ci sarebbero difficoltà legate alla prestazione presso altri Presidi dei medici assegnati a Pescara. Una difficoltà peraltro già prevista dall’art. 16 (mobilità interne) dell’Accordo Collettivo nazionale del 2004, secondo cui i medici possono essere spostati dalla loro sede di assegnazione solo per eventi contingenti e non prevedibili e solo per un massimo di un mese. E oltretutto i medici del Pronto Soccorso di Pescara non possono essere mandati a coprire i turni a Penne e Popoli perché ormai gli organici di quei Pronto Soccorso sono strutturalmente carenti”.

“L’ultima recentissima delibera della Asl di Pescara, la n. 105 del 29 gennaio 2025, prende atto dell’esito negativo dell’avviso, per titoli e colloquio, per l’assunzione a tempo determinato di Dirigenti medici del Dipartimento di emergenza-urgenza dei presidi ospedalieri di Penne e Popoli. Possibile che dopo sei anni di governo, a fronte dell’estrema penuria di medici e a seguito della preoccupazione espressa dal manager Michitelli, si stia ancora procedendo per avvisi a tempo determinato? Quanto tempo ancora dovremo attendere prima dell’indizione di un concorso a tempo indeterminato che risulterebbe indubbiamente più attrattivo? Nel frattempo Penne continua a reggersi su 5 medici che coprono a fatica i tre turni giornalieri (uno di questi è un medico pensionato assunto il 1 febbraio ed esonerato dai turni notturni), mentre Popoli può fare affidamento su soli tre medici di ruolo più qualche co-co-co a gettone, senza contare che per entrambi abbiamo ancora dei facenti funzione e non si intravede l’assegnazione dell’incarico per la direzione della UOSD”, conclude Blasioli.

LA REPLICA DELLA ASL

La replica della Asl arriva con una nota: “Il problema del sovraffollamento”, si legge, “non riguarda solo il Pronto Soccorso, ma è necessario intervenire sia prima dell’accesso in Pronto Soccorso, potenziando i servizi territoriali, come l’Assistenza Primaria  (Medicina Generale e Guardia Medica), sia considerando la complessità della gestione del ricovero in situazione di carenza di posti letto nelle Medicine Interne ed in  Geriatria, nonché la difficoltà della dimissione protetta, considerando le problematiche pluridecennali nel percorso ricettivo del territorio sugli anziani (RSA, Assistenza Domiciliare). Per ottimizzare la gestione dei posti letto e garantire un’assistenza più efficiente, la Direzione Strategica della ASL di Pescara ha inoltre introdotto la figura del Bed Manager. Questo nuovo ruolo, di altissima professionalità e con competenza a livello dipartimentale, ha il compito di analizzare e monitorare costantemente il flusso dei pazienti, con particolare attenzione ai ricoveri urgenti e alle dimissioni.  Lavorando in stretta collaborazione con i reparti, si occupa di gestire e ottimizzare l’utilizzo dei posti letto, coordinando l’intero percorso del paziente dal ricovero alla dimissione.  Inoltre, analizza e monitora l’attività delle Unità Operative di Area Medica e delle Unità Operative di Medicina e Chirurgia d’Accettazione e d’Urgenza.

In merito al reclutamento di personale medico negli Ospedali di Pescara, Penne e Popoli, l’azienda sanitaria precisa ancora: “L’attenzione rivolta alle esigenze delle Unità Operative degli Ospedali di Pescara Penne e Popoli è dimostrata dalle frequenti azioni intraprese per il reclutamento del personale. Tramite l’utilizzo della graduatoria concorsuale della disciplina di Medicina, nel mese di ottobre 2023, sono stati assunti 4 Medici con contratto a tempo indeterminato per il Pronto Soccorso di Pescara. A seguito dell’approvazione della graduatoria concorsuale della disciplina di Medicina di Emergenza ed Urgenza, del mese di febbraio 2024, sono stati assunti altri 4 Medici con contratto a tempo indeterminato ed in servizio presso il Pronto Soccorso di Pescara. A maggio 2024, inoltre, è stata indetta una procedura di mobilità per Medici della disciplina di Medicina di Emergenza ed Urgenza, ma all’unico candidato non è stato rilasciato il nulla osta dall’Azienda di provenienza.

Per quanto concerne gli avvisi a tempo determinato per le esigenze della disciplina di Medicina di Emergenza ed Urgenza, infine, la Asl precisa che “nel mese di luglio 2023 è stato indetto un avviso da cui è stato assunto un Medico presso l’Ospedale di Pescara. Nel mese di maggio 2024 è stato indetto un avviso, per i Pronto Soccorso di Penne e Popoli, che si è concluso con esito negativo per mancanza di candidature. Nel mese di dicembre 2024 è stato indetto un ulteriore avviso per l’Ospedale di Pescara, ancora in svolgimento, con un solo candidato. Nello stesso mese di dicembre 2024, per i Pronto Soccorso di Penne e Popoli, è stato indetto un avviso che si è concluso con esito negativo per mancanza di candidature. Le procedure di avviso per tempo determinato hanno tempi di indizione ridotti e quindi consentono una maggiore tempestività nell’accogliere candidature.  Altro vantaggio è la possibilità di essere velocemente reiterate.

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