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Pescara

Pulizia dell’ospedale di Pescara: protestano i lavoratori della Dussmann

lOCATELLI

Pescara. Un sit-in di protesta è stato indetto per domattina, dalle 11:00 alle 14:00, all’esterno della sede della Prefettura di Pescara, dai lavoratori della Dussman, ditta che dal 2014 ha rilevato l’appalto delle pulizie del presidio ospedaliero Santo Spirito di Pescara.

“Sono stati ridotti gli orari di lavoro settimanale a un numero consistente del personale, ovvero a tutti coloro che avessero un contratto part time superiore a 24 ore”, riferisce il sindacato USB lavoro privato Chieti-Pescara, spiegando in una nota che fin dal 2014 “vi furono rassicurazioni che, dopo un periodo di assestamento, tali decurtazioni di orario contrattuale sarebbero state ripristinate ai lavoratori coinvolti, in parte o totalmente, se le esigenze organizzative del servizio lo avessero richiesto. Da allora l’azienda ha fatto ricorso costantemente a ore di lavoro supplementari o di lavoro straordinario in quantità considerevole senza implementare gli orari contrattuali dei dipendenti”.

L’USB ha portato avanti un dialogo con l’azienda ma, prosegue la nota sindacale “senza sostanziali cambiamenti e, pertanto, ha dichiarato lo stato di agitazione nella Dussmann di Pescara per rivendicare contratti giusti e dignitosi, per eliminare l’eccessivo ricorso a ore supplementari e per ottenere il riconoscimento e la retribuzione del tempo di vestizione e svestizione. L’azienda ignora che ci sia personale con contratti part time, anche a 15 ore settimanali, con salari da fame, lavoratori con famiglie da mandare avanti. Ribadiamo che con il ricorso ad un uso spropositato di ore lavorate in regime supplementare vi siano le condizioni per consolidare tali contratti e assumere anche i precari.”

Dopo la protesta messa in campo dall’USB nel mese di settembre dello scorso anno, “visti gli scarsi risultati, ci vediamo costretti a riprendere iniziative di lotta per far finalmente emergere una situazione che perdura da oltre un decennio”, aggiunge il sindacato, che rilancia: “Attualmente preoccupa anche la questione del cambio appalto che avverrà alla fine del prossimo mese: i lavoratori che non hanno informazioni di alcun tipo e potrebbero vedersi nuovamente penalizzati perché il mondo degli appalti pubblici è fatto così: risparmi sulla pelle dei lavoratori e abbassamento della qualità dei servizi che i contribuenti pagano”.

“Il sit-in sotto gli uffici della Prefettura di Pescara, fissato per giovedì 13 aprile dalle ore 11,00, è solo un primo momento che l’USB metterà in campo per far emergere la rabbia dei lavoratori che si vedono applicare il CCNL multiservizi, contratto tra quelli considerati generatori di lavoro povero e che noi chiamiamo sfruttamento, che tra l’altro è scaduto il 31 dicembre scorso. Se l’andamento delle cose non cambia saremo pronti anche allo sciopero”, conclude il sindacato.

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