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Pescara. E’ stato arrestato l’uomo che lo scorso 20 gennaio rapinò l’ufficio postale di via Luisa D’Annunzio, minacciando una donna con un coltello.
Furono attimi di panico quando l’uomo, con il volto coperto da scaldacollo e cappuccio, fece irruzione nell’ufficio della pineta di Pescara armato di coltello e prese in ostaggio una cliente in attesa di effettuare un’operazione, costringendo gli operatori presenti dietro al bancone a consegnargli il denaro presente in cassa.
Dopo essersi impossessato della somma di denaro, il malfattore si dette alla fuga a piedi per le vie limitrofe, in direzione mare, facendo perdere le proprie tracce.
Le indagini dei Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di Pescara furono rese difficoltose in prima battuta anche dal fatto che il rapinatore, agendo a faccia coperta, sembrava non aver lasciato tracce. Accurati rilievi tecnici sul luogo teatro della rapina e l’analisi delle immagini dei sistemi di videosorveglianza dell’ufficio postale e di tutte le telecamere pubbliche e private della zona, comparate con le informazioni rese dai testimoni, permisero di ricostruire la probabile via di fuga del malfattore.
L’analisi del traffico telefonico ha poi confermato la ricostruzione degli ultimi movimenti dell’uomo che, al termine della rapina, si era allontanato indisturbato in pullman verso il centro di Pescara e da qui con un passaggio si era diretto fuori città.
Sulla scorta dei dati del traffico telefonico acquisito, visionando le telecamere poste lungo l’itinerario, sono stati riscontrati alcuni componenti fisici dell’uomo che per un attimo si era abbassato il cappuccio, lasciando intravedere una stempiatura e, sfilandosi lo scaldacollo/passamontagna, anche la barba. Dalle immagini delle telecamere è stato poi notato un uomo passare a piedi con in mano una busta di colore blu e dalla stempiatura, dal taglio della barba e dalle scarpe, si è ritenuto potesse trattarsi del rapinatore, il quale, per non essere riconosciuto durante il tragitto, si era cambiato i vestiti. Ulteriore conferma è stata data dalle telecamere alla fermata dell’autobus.
Sulla scorta degli elementi raccolti, il soggetto è stato identificato e l’Autorità Giudiziaria, sulla base degli elementi raccolti, ha avanzato una richiesta di misura cautelare al GIP di Pescara che, concordando con le attività investigative svolte, ha emesso un provvedimento cautelare a carico dell’indagato, un 51enne, residente nel teramano, ma di fatto domiciliato a Francavilla al Mare, già noto alle Forze dell’Ordine, disponendo la misura cautelare in carcere, sussistendo il pericolo di reiterazione del reato.
Le ricerche dell’uomo hanno avuto un’importante svolta nella prima mattinata di ieri, quando a seguito di ulteriore attività di monitoraggio delle utenze telefoniche a lui ricollegate, è stato veniva rintracciato, intento a dormire, in un albergo a Pesaro, dai Carabinieri della Sezione Operativa della Compagnia di Pescara che con il supporto del personale del Nucleo Operativo e Radiomobile del posto lo hanno tratto in arresto.
Espletate le formalità di rito, l’uomo che dovrà rispondere del reato di rapina a mano armata è stato condotto presso la Casa Circondariale di Pesaro, dove rimarrà a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, fatta salva la presunzione di innocenza fino a sentenza di condanna definitiva. Le indagini proseguiranno per verificare eventuali collegamenti con altri episodi criminosi avvenuti nella zona.