Pescara. “Il Comune di Pescara e la Regione Abruzzo litigano per il pagamento dell’IMU su alcuni immobili di proprietà regionale”: è il deputato Pd Luciano D’Alfonso a polemizzare sulla mancanza di “riguardo per il suo ruolo istituzionale” da parte di Adriatica Risorse nei confronti della Regione.
Un avviso di riscossione, infatti, è stato inviato da Adriatica Risorse – società in house del
Comune di Pescara affidataria del servizio di gestione e riscossione delle entrate tributarie – per il pagamento dell’annualità 2018 dell’Imu relativa ad alcuni immobili che erano utilizzati come sedi istituzionali o che erano in uso ad altri enti pubblici, “dunque esenti dal pagamento dell’imposta da parte della Regione;
in un caso viene persino richiesta una somma che in realtà era stata già pagata”, riferisce D’Alfonso, che aggiunge: “Fatto sta che, per far valere le sue ragioni, Palazzo Silone è stato costretto a citare il Comune davanti alla Corte di giustizia tributaria di primo grado di Pescara”.
“La tanto propagandata filiera istituzionale tra i due enti governati dal centrodestra si incrina quindi
per una questione economica”, insiste il deputato Pd, che si chiede: “A cosa è dovuto uno scivolone simile? Forse gli addetti di Adriatica Risorse, spintonati, non si sono accorti del fatto che la Regione Abruzzo è un ente territoriale e l’hanno trattata come una qualsiasi bocciofila, senza alcun riguardo per il suo ruolo istituzionale”.
“Sono dispiaciuto che le risorse professionali di Comune e Regione siano costrette a questo inutile
tiro alla fune, poiché si poteva risolvere con assoluta semplicità e senza carta bollata, rileggendo la
legge 241 del 1990 e la legge 130 del 2022”, conclude D’Alfonso, ironizzando: “Confidiamo in una riconciliazione in diretta durante il programma C’è posta per te. Sperando che non si tratti di un’altra citazione in giudizio”.