Pescara. Scontro aperto, a Pescara, tra la lista Pettinari sindaco e l’amministrazione Masci sul cantiere per il restyling di corso Umberto e piazza Sacro Cuore.
Il gruppo civico d’opposizione, in particolare, punta il dito contro il mancato collaudo dei lavori: “Abbiamo chiesto – dichiara Domenico Pettinari – con un accesso agli atti il certificato di ultimazione dei lavori e il collaudo dei lavori non sarebbe stato ancora effettuato. Pur considerando che il Codice dei contratti pubblici prevede 6 mesi di tempo dalla ultimazione dei lavori per poter eseguire il collaudo, ciò non toglie che le opere sono state inaugurate e aperte alla fruizione del pubblico senza l’atto che certifica che i lavori sono stati eseguiti nel rispetto dei termini dell’appalto e a regola d’arte e questo è gravissimo perché le opere non possono essere, a nostro avviso, fruibili dal pubblico senza il collaudo. Se dovesse accadere qualcosa chi paga? Chi si assume la responsabilità di aver aperto alla fruizione del pubblico una area dove insistono lavori non collaudati?”.
A Pettinari replica Massimo Pastore, consigliere comunale con delega ai Lavori pubblici: “Per la fruizione delle aree, sono state rispettate le previsioni del D.p.r. 207 del 2010 (decreto di attuazione ed esecuzione del Codice dei contratti, per la parte non abrogata, ancora in vigore), in pendenza del collaudo tecnico amministrativo. Insomma, è tutto in regola. Corso e piazza potevano essere regolarmente aperti al pubblico, senza esporre i cittadini ad alcun rischio”.
Ma Pettinari insiste: “Si è fatta una inaugurazione ad ottobre in assenza, addirittura, del Certificato di ultimazione dei lavori, senza il quale non si potevano inaugurare le opere e aprire la strada. Lo stesso certificato riporta una serie di prescrizioni da compiersi entro i 15 giorni dall’emissione pena la decadenza del certificato e, siccome è lo stesso ufficio tecnico, che nella sua risposta ci dice che alcuni lavori oggetto della prescrizione al 31 dicembre non sarebbero stati ultimati se ne deduce che il Certificato del 29 novembre sarebbe decaduto”.
“Qualsiasi opera pubblica può essere ‘aperta’ al pubblico anche in assenza del certificato di collaudo dei lavori”, ribatte ancora Pastore, “Se sussistono le condizioni di sicurezza e un verbale di presa in consegna parziale anticipata, un’opera pubblica può essere messa a disposizione della città anche in assenza del certificato di ultimazione lavori e senza collaudo. Poi – prosegue Pastore – va precisato che è prassi arrivare alla scadenza dei termini di consegna del collaudo, proprio perché l’amministrazione comunale (non solo il Comune di Pescara) può valutare l’intervento realizzato e l’impresa, in questo lasso di tempo, resta responsabile dell’opera. Per questo si tende ad aspettare i 6 mesi di tempo a disposizione per la consegna del collaudo. E se dovessero essere superati i 6 mesi comunque non si metterebbe a rischio l’incolumità di chicchessia”.