Città Sant’Angelo. “Il Comune di Città Sant’Angelo nei giorni scorsi avrebbe notificato alla Dirigente dell’Istituto Omnicomprensivo comunale, Lorella Romano, che a partire dal 1° gennaio 2025, a causa del piano di razionalizzazione delle spese disposto dall’ente, non saranno più accolte le richieste in merito all’uso di locali e immobili di proprietà comunale, come il teatro, la sala consiliare e gli impianti sportivi”.
A riferirlo, in una nota, è il gruppo d’opposizione in consiglio comunale Visione Comune, che spiega: “In sostanza, a partire dal prossimo anno, la scuola, che non ha mai fatto mancare la propria partecipazione agli eventi organizzati dal Comune, non potrà più contare sulle strutture comunali per svolgere assemblee d’istituto, incontri, riunioni ed eventi sportivi. I disagi interesseranno l’intero Istituto, che d’ora in poi dovrà fare affidamento esclusivamente sulle proprie forze, e quindi sugli spazi in dotazione, che non contemplano un’aula magna, e sono per di più esigui e in parte inadeguati”.
“Ci risulta peraltro che la scuola in questi anni abbia presentato al Comune pochissime richieste, dunque il risparmio che si profila è piuttosto modesto”, incalza il centrosinistra, “Circostanza che induce a pensare al peggio, e cioè che le casse comunali siano piuttosto dissestate. Una spending review che stride enormemente con il tanto sbandierato risanamento dell’ente che non molto tempo fa, in estate, aveva consentito l’aumento delle indennità di sindaco, vicesindaco, assessori e presidente del consiglio comunale, nonché l’ampliamento dello staff personale del primo cittadino. Evidentemente la razionalizzazione riguarda tutto tranne i benefit della politica”, concludono i consiglieri comunali Ugo Di Silvestre, Catia Ciavattella, Alice Fabbiani, Franco Galli e Paolo Pratense.