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Ricorso sul voto a Pescara, Masci scrive agli elettori: “Paradosso e amarezza”

Pescara. Dopo che il Tar ha ordinato il ricontrollo delle schede delle ultime elezioni comunali, il sindaco di Pescara, Carlo Masci, scrive ai propri elettori e si sfoga contro gli oppositori.

Ben 100 le sezioni su 174 per le quali le schede dovranno essere ricontrollate dalla Prefettura, per verificare l’eventuali incongruenze segnalate da un ricorso al tribunale amministrativo regionale.

Masci, che è stato rieletto al primo turno ma con un piccolo scarto rispetto alla soglia del 50%, ha inviato una lettera su Whatsapp ai propri elettori, esternando tranquillità e, al contempo, amarezza.

“La giurisprudenza del Consiglio di Stato è granitica nel ritenere che gli errori formali non possono mai condizionare l’espressione di voto dei cittadini, però non posso accettare a cuor leggero ciò che stiamo subendo. Il paradosso, in questa vicenda, è che i cittadini hanno espresso il loro voto in favore della mia persona come sindaco, assegnandomi una vittoria indiscutibile sul piano numerico, ma chi è uscito sconfitto pesantemente dal voto popolare cerca di inficiarlo con una contestazione rivolta a pubblici ufficiali nominati dalla Corte d’Appello”.

Il primo cittadino, seppure “tranquillo sull’esito di questa vicenda”, aggiunge:

“Spinto, sempre, dall’amore per Pescara, non nascondo una certa amarezza perché, una cosa deve essere chiara, i veri “danneggiati”, in questa vicenda, saremmo io, la maggioranza eletta per governare la città e i cittadini che ci hanno votato, non certo coloro che sono stati bocciati dagli elettori. La nostra forza sono proprio i voti, il distacco indiscutibile rispetto a Costantini, Pettinari e Fusilli”.

Carlo Masci, infatti, ha ottenuto il 50,95% dei voti contro il 34,24% di Carlo Costantini del centrosinistra, il 13,08% di Domenico Pettinari e l’1,73% di Gianluca Fusilli.

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