Pescara. Esercitazione anti-attentato all’aeroporto di Pescara, dove è stata simulata l’esplosione di un automobile e il blitz di un gruppo armato: coinvolti vigili del fuoco, artificieri, polizia e Finanza.
E’ scattato alle 16.50 di ieri l’allarme dell’esercitazione praticata per testare il dispositivo d’emergenza all’Aeroporto d’Abruzzo. La Polizia di Frontiera, presente in aeroporto, riceve una segnalazione da una ditta di autonoleggi circa una esplosione, forse proviene da un’auto posteggiata lungo il parcheggio destinato ai rental car.
Vengono immediatamente allertati i vigili del fuoco presenti nello scalo aeroportuale che si precipitano sul luogo per gestire l’emergenza. Per delimitare l’area e permettere alle squadre dei pompieri di operare, è presente anche una pattuglia della polizia di frontiera e le guardie giurate in servizio presso l’aeroporto.
Passano pochi minuti, i vigili del fuoco sono sul luogo della segnalazione e alla sala operativa della polizia di frontiera arriva un allarme. Un gruppo armato ai banchi check in minaccia di far esplodere un ordigno e comincia a sparare verso i passeggeri presenti. Le pattuglie presenti sul luogo dell’incendio e quelle in aeroporto convergono nella struttura, un attentatore fa brillare un ordigno e si sentono spari.
La sala operativa contatta direttamente il vice questore Dino Petitti, dirigente della polizia di frontiera, il quale coinvolge immediatamente il direttore dell’Enac ed attiva il piano di emergenza Leonardo da Vinci. La risposta delle istituzioni è immediata, mentre le pattuglie intervenute attendono rinforzi, viene circoscritto lo spazio dove sono gli attentatori, individuati in tre soggetti. Viene aperto il COE e vengono coinvolti i vari attori del dispositivo di sicurezza aeroportuale.
Nel frattempo, viene disposta l’evacuazione dell’aeroporto; mentre la Saga con l’ausilio delle guardie giurate si prodiga a mettere in sicurezza la struttura aeroportuale. Viene emesso un notam dalla torre di controllo e l’aeroporto è ufficialmente chiuso al traffico aereo.
La Dogana e la Guardia di Finanza concorrono a presidio dei punti sensibili e coadiuvano così le operazioni di messa in sicurezza del sedime. Un attentatore perde la vita durante l’attacco, gli altri vengono feriti e fermati. I passeggeri coinvolti per fortuna vengono soccorsi e portati in salvo.
Viene segnalata la presenza di un ulteriore bagaglio a seguito di uno dei terroristi e, non potendosi escludere terminato il pericolo per la possibile presenza di altri ordigni, sul posto accorrono gli artificieri della Questura di Pescara e i pompieri, i quali prendono contatti con il funzionario presente sul posto, il Commissario Capo Di Giannatale, al fine di valutare come sia meglio intervenire.
Concorrono anche la Prefettura e Questura di Pescara e Chieti con la partecipazione al COE e l’invio di pattuglie per aiutare nella perimetrazione dell’area. Le operazioni che seguono sono dettate dalle esigenze e i tempi delle forze di primo intervento giunte in pochi minuti dall’attivazione del piano (artificieri e vigili del fuoco)
Le operazioni si svolgono celermente e dopo lunghe attività, gli artificieri dichiarano bonificata l’area, mentre i Vigili del Fuoco a seguito di sopralluogo e prendendo in considerazione i potenziali esiti di una deflagrazione, avrebbero dichiarato inagibile parte della struttura.
Alle ore 18.30 l’esercitazione termina e l’aeroporto viene riaperto.
L’esercitazione ha visto coinvolti in primis il Dispositivo di Sicurezza Aeroportuale con gli enti aeroportuali, Polizia di Frontiera, Enac, Enav, Dogana, Guardia di Finanza, Vigili del Fuoco, Gestore-Saga, GPG e i referenti delle Prefetture/Questure di Pescara e Chieti.
Per la tipologia di scenario è risultato indispensabile il primo impiego dei vigili del fuoco e delle squadre Artificieri della Questura di Pescara. L’esercitazione è risultata utile, Inoltre, per testare le vie di comunicazione ed i tempi di intervento, i quali hanno ben risposto alle esigenze espresse in un momento di contingenza.
In totale sono stati coinvolti più di 60 operatori e il tutto è stato possibile grazie alla partecipazione delle comparse, del personale aeroportuale e delle compagini territoriali.